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Juve, i ricordi di Sarri: “Anni fa un tifoso prese in giro me e Allegri”

FIGLINE VALDARNO (Firenze) – Nonostante il ko in Supercoppa Italiana l’allenatore della non si è sottratto all’impegno di partecipare alle celebrazioni per i 100 anni di vita del Figline, squadra toscana della cittadina in cui il tecnico è cresciuto da ragazzo: “È vero che sono nato a Napoli, ma mi sento figlinese al cento per cento – le parole di Sarri – la Serie A mi appariva un mondo abbastanza lontano, i miei eroi da bambino erano proprio i giocatori del Figline. Ho avuto la fortuna di giocarci, di arrivare in prima squadra insieme ai miei amici di infanzia. Una cosa di una bellezza unica”.

Sarri e l’incrocio con Allegri

L’allenatore della Juve ha raccontato la sua evoluzione nel calcio e qualche aneddoto: “Spero e credo che in me ci sia ancora qualcosa del Sarri del passato. Lo spirito è lo stesso, in campo sono sempre quel Sarri lì. Un mese fa mi hanno chiamato a Nyon per una riunione con i migliori allenatori al mondo e al segretario della Juve ho detto: ‘Ma hanno chiamato me? Sei sicuro?’. Lo spirito è sempre quello, uno crede che le emozioni derivino dalla mediaticità dell’evento, ma l’evento ce l’hai dentro. Le emozioni che ho provato a fare Sangiovannese-Montevarchi le ho provate poche volte da allenatore, neanche in finali internazionali”. Oltre al calcio la sua grande passione è il ciclismo, ereditata da papà Amerigo, ciclista dilettante di  buon livello: “Sono strano, faccio l’allenatore di calcio ma, se la sera ci sono in contemporanea il Tour de France e una partita, guardo sicuramente il ciclismo”. Poi racconta un incrocio in campo di tanti anni fa con Massimiliano Allegri, nel 2003-04: “Ricordo una volta Sangiovannese-Aglianese. L’allenatore dell’Aglianese era Allegri. Finì 0-0, nessun gol. A fine partita un tifoso ci disse: ‘Se siete due allenatori voi…’”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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