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Juve, le verità di Allegri: «C'è chi ha reso meno del previsto»

TORINO – Sarebbe molto semplice parlarsi di persona, e magari lo avranno anche fatto. Ma le parole pronunciate ieri da Massimiliano Allegri al Salone internazionale del libro a Torino hanno tutto il sapore di una risposta al Pavel Nedved di domenica sera, poco prima di Roma-Juventus. Non tanto a quel «chi vivrà vedrà», riferito al futuro di Allegri sulla panchina bianconera. Quanto, piuttosto, a quel «non dobbiamo aspettarci grosse novità dal mercato: abbiamo una rosa di assoluto valore sia in Italia che in Europa, migliorarla sarà difficile». Parole che cozzavano con quanto sottolineato dal tecnico alla vigilia del match («Da sei mesi ho in mente che cosa serve alla Juventus») e che nuovamente cozzano con quanto affermato ieri, in uno degli incontri che hanno chiuso l’evento torinese. Allegri era ospite del Salone per raccontare “È molto semplice”, il libro che ha scritto per raccontare le personali 32 regole con cui ha costruito e organizzato la carriera di allenatore.

Lo ha fatto in una Sala Rossa ovviamente gremita, presenti il responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici e il suo vice Federico Cherubini. Un racconto che si è snodato tra gli aneddoti e, per l’appunto, le prese di posizione personali. Sfumate nelle parole, ma chiare nel contenuto. Quando ha dato l’impressione di replicare alle affermazioni di Nedved: «La sensibilità di chi è capo di una squadra deve essere in grado di capire i momenti delle persone. 


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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