L’infinito è il primo significato attribuito al numero otto, ma non bisogna essere esperti di numerologia per comprendere lo storico significato dell’ottavo scudetto consecutivo juventino. Un’impresa senza precedenti nella storia del calcio europeo ai massimi livelli e della quale si parlerà anche fra cent’anni. . E, fuori dal campo, più forte delle invidie di quelli che, incapaci di tanto, non sanno più a quale santo votarsi nel tentativo di sminuire un exploit sportivo che affonda le radici nella cultura del lavoro, del sacrificio, dell’organizzazione, della programmazione. Se nel 2018 Ronaldo è stato il colpo del secolo, l’ottava meraviglia che si compie nel 2019 sublima il piano di rilancio ai massimi livelli, impostato nel 2010 da Andrea Agnelli. Non è un caso che a controfirmarlo, insieme con i suoi giocatori, sia Massimiliano Allegri: nel ramo, egli è uno dei migliori al mondo.
L’ottavo scudetto di fila è stato conquistato addirittura con cinque giornate d’anticipo ed è arrivato quattro giorni dopo la cocente delusione procurata dall’Ajax ai bianconeri. L’amarezza si trasformerà nella smania di ritentare l’impresa nella prossima stagione. E la garanzia si chiama Ronaldo, il cui legame con la Juve esce più che mai rafforzato: i veri fuoriclasse si riconoscono nella sconfitta come nella vittoria. A questo proposito, i tifosi bianconeri festeggino alla grande un’impresa senza precedenti. Solo chi tromboneggia di stagione fallimentare per la delusione in Champions finge di non vedere questi otto scudetti in otto anni, ai quali si aggiungono i due titoli su due delle strepitose calciatrici Juve. Al meglio non c’è mai fine.