TORINO – Non è finita, tutt’altro. Si ricomincia, ogni giorno, scortati da novità concrete e rinnovate speranze, auspici che s’incrociano e tentazioni di fuga straconfermate, perché Paul Pogba non ne può più di Manchester e dello United. Punto di partenza: la Juventus, a maggior ragione dopo le due sconfitte subite in 16 giorni dalla Lazio, pare aver bisogno di una rinfrescata a centrocampo. Vale a dire il reparto in cui un tempo governava l’inesorabile trio Pirlo-Vidal-Marchisio, quindi lo scettro passò a Khedira-Pjanic-Matuidi, e adesso? Maurizio Sarri ha le idee chiare: il regista bosniaco è intoccabile, la mezz’ala francese gioca tanto ma il suo futuro necessita di una ridiscussione immediata (a giugno si svincola), il centrocampista tedesco s’è abbonato di nuovo all’infermeria e il suo destino a fine stagione è un’opinione, non una certezza.
Stanti le difficoltà dovute agli infortuni, Rodrigo Bentancur ha ripreso a correre e in prospettiva va considerato come un punto fisso, mentre Aaron Ramsey e Adrien Rabiot devono ancora trovare continuità. Di Emre Can, invece, resta assai probabile la cessione a gennaio, con Psg – in ballo uno scambio di cartellini e plusvalenze garantite con l’argentino Leandro Paredes – o Manchester United. Cioè il club in cui monsieur Pogba è un corpo estraneo. Una sorta di convitato di pietra a Old Trafford. E il messaggio è già stato spedito, destinazione Continassa: Juve, se ti servo io sono qui.
Ecco, il problema non è legato alle volontà del Polpo. Quelle sono trasparenti da un pezzo: il francese sogna il ritorno a Torino dove per quattro anni ha inebriato il popolo dello Stadium con giocate di classe, tiri missilistici dalla distanza (il classico Pogboom) ed esultanze goduriose. Qui è il caso di approfondire se davvero la Juventus intenda accelerare per Pogba a gennaio.
I migliori momenti di Pogba con la maglia della Juventus
