TORINO – Un piacevole Amarcord ha caratterizzato la puntata di ieri de “La Giovane Italia”, la trasmissione ideata e curata da Paolo Ghisoni che va in onda su Sky. Ospite Vip Daniele Rugani, . Queste le riflessioni e i ricordi più importanti che ha regalato nella trasmissione andata in onda ieri: «La Juventus mi prese in prestito, ero al mio secondo anno di Primavera con l’Empoli, avevo 17 anni stavo per fare il mio primo grande step, lasciavo la mia famiglia e i miei amici, andavo a vivere fuori. Da lì sono cambiate tante cose anche a livello tecnico. Sono cresciuto tanto, sono migliorato, ho avuto un allenatore bravissimo, che si è meritato di arrivare in serie A, ovvero Marco Baroni. Sono arrivato alla Juventus che ero di fatto un ragazzino e Baroni mi ha fatto crescere tanto in campo ma anche fuori, come uomo. Ricordo sempre una sua frase che la porto nel mio cuore, “Ruga, tu non hai idea di chi puoi andare a prendere”. Sono pensieri che ti toccano dentro, che ti fanno cambiare».
La Juve di Conte, poi Sarri e la svolta
Di quella sua primissima esperienza sotto la Mole ricorda tutto, fotogramma dopo fotogramma: «La prima cosa che feci fu la visita medica e poche ore dopo ricevetti una telefonata in cui mi dicevano che sarei dovuto andare in ritiro con la prima squadra a Chatillon. Era il secondo anno di Antonio Conte sulla panchina juventina. Una serie di emozioni pazzesche. Quell’anno mi cambiò moltissimo. Dopo Baroni, ebbi un altro allenatore toscano, Maurizio Sarri. Devo tantissimo a lui, mi ha lanciato nel mondo dei grandi. Ricordo che andò da un suo collaboratore e disse “Se questo impara a leggere la palla, vedrete che diventerà un giocatore”. Certo che alla seconda frase di quel tenore, dopo quella di Baroni, ho cominciato a crederci».