MOSCA (Russia) – “Cristiano Ronaldo arrabbiato? Lo era perché non stava benissimo. Da qualche giorno ha un piccolo disordine a un ginocchio e gli si affatica un adduttore con troppa facilità. Già alla fine del primo tempo era nervoso, poi in un’accelerazione ho visto qualcosa che non mi piaceva e ho avuto paura che si facesse male“. Il tecnico della Juventus Maurizio Sarri commenta ai microfoni di Sky Sport la sostituzione del fuoriclasse portoghese e la sofferta vittoria dei bianconeri a Mosca con la Lokomotiv, raggiunta al 93′ e valsa la qualificazione agli ottavi di Champions League con due giornate d’anticipo. “La prestazione non è stata delle migliori, abbiamo concesso il fianco a tante ripartenze. Sapevamo che avrebbero impostato una partita di questo tipo, primo tempo troppo aperti e secondo con troppi giocatori sopra la linea della palla con circolazione troppo lenta e rischio di perderla. Buono l’aspetto caratteriale perché ho visto che la squadra voleva la vittoria a tutti i costi e l’ha raggiunta con Douglas Costa in collaborazione con Higuain“, ha affermato l’allenatore bianconero.
Juve, Sarri: “Ora vinciamo il girone!”
Per vedere Douglas Costa trequartista dal primo minuto “è presto per la sua condizione fisica e ancora lo fa in maniera un po’ timida. Sull’accelerazione ancora non è quello di prima ma un giocatore di quella qualità può giocare in qualsiasi zona del campo“. Sulla tribuna per Bernardeschi e sulla condizioni di altri elementi Sarri ha aggiunto: “Avevamo necessità di far rifiatare qualcuno e abbiamo preferito tenere fuori Bernardeschi. Ramsey e Douglas Costa 90 minuti non li avevano e li abbiamo alternati. Rabiot non giocava con continuità e la situazione non era tranquillissima sulla tenuta della gara. Abbiamo preso qualche rischio, cambiato tanto, forse troppo rispetto alle ultime formazioni. Avevamo la sensazione che si potesse essere stanchi“. Infine, sulla qualificazione, Sarri ha concluso: “Ottenerla con due giornate d’anticipo non è semplice in un girone così corto. Adesso pensiamo a vedere se c’è la possibilità di arrivare primi ma essere qualificati è già tanto“.