MADRID (Spagna) – “Chi ha giocato meno ha fatto una preparazione più rigorosa, gli altri li abbiamo lasciati scaricare perché contro la Fiorentina è stata una partita impegnativa dal punto di vista fisico. Domani giocheremo in uno stadio difficile, è la prima di Champions e già può indirizzare il girone”. Maurizio Sarri conosce l’importanza della sfida del Wanda Metropolitano. Il tecnico della Juve affronterà l’Atletico con una certezza, quella del recupero di Pjanic: “È a disposizione, decideremo se schierarlo dall’inizio – ha detto ai microfoni di Sky -. Non ha nessun problema. Dybala o Bernardeschi? In questo momento la mia sensazione è che la squadra non sia ancora pronta a una rotazione completa, bisogna fare attenzione perché i giocatori vanno messi in condizione di fare bene e non in difficoltà. L’Atletico è forte, è una squadra che è cresciuta in palleggio e che ha mantenuto il carattere del proprio allenatore”.
Sarri: “Siamo la Juve, l’obiettivo è vincere”
“Khedira è un giocatore globale, che si può inserire, che può palleggiare – ha continuato Sarri in conferenza stampa -. La storia di Matuidi, che è campione del mondo in carica, ci parla di un grande giocatore. Abbiamo dietro giocatori che magari dal punto di vista del palleggio ci danno qualcosa in più, ma dobbiamo aspettare che siano pronti perché hanno una storia particolare negli ultimi mesi. Lo stesso Khedira ce l’ha, che ha giocato 90 minuti per la prima volta in 8 mesi, Ramsey l’ultima l’ha giocata a marzo e Rabiot non gioca da sei mesi. Sono giocatori da recuperare, li sto vedendo crescere bene in allenamento. Abbiamo sia spada che fioretto a centrocampo, possiamo sparare di tutto. Siamo la Juve e per noi l’obiettivo è sempre vincere. Dobbiamo affrontare queste partite con determinazione assoluta ma anche con leggerezza perché dobbiamo divertirci. In questo momento storico il calcio italiano non può essere indicato come favorito”.
“Cosa ne penso? “Non penso a niente, non ho sentito nulla perché stavo festeggiando il compleanno di mia moglie in pace. Penso che a Conte sia stato riferito qualcosa di errato. Io ho parlato della differenza tra due partite nostre, non ho tirato in ballo nessuno e se Antonio ha risposto è perché gli è stato riferito qualcosa di non completamente esatto”.
La differenza tra il calcio europeo e quello italiano
“Io penso che il calcio sia uguale in tutte le latitudini. Sicuramente ci sono delle differenze filosofiche: da noi un gol preso è un dramma per una settimana, mentre in Europa si mette la palla al centro e si cerca di pareggiare subito dopo. Il nostro non è il calcio di livello qualitativo più alto in Europa, ma i modi di giocare cominciano a essere sempre più simili, si stanno livellando”.
Sarri e la forza dell’Atletico Madrid
“È un’altra delle squadre che può partire per vincere. Io ho fatto l’ultima esperienza in un calcio che è ricchissimo, lì hanno cinque squadre che possono essere tutte favorite. L’Atletico Madrid ha perso un giocatore straordinario, ma ne ha preso un altro altrettanto straordinario. Alcuni giocatori cominciano ad avere l’età giusta per fare la differenza. Faccio l’esempio di Saul che secondo me è uno dei più forti d’Europa. In questa manifestazione oltre alla forza tecnica e tattica occorre anche un pizzico di fortuna, andare fino in fondo è difficile per tutti”.