TORINO – A parte i viaggi del ds interista Piero Ausilio (l’ultimo con tappa a Bergamo, direzione Lazzaretto e destinazione stadio dell’Atalanta, due sere fa) e confermati i sondaggi da parte di club di prima fascia, tra Liverpool e Chelsea oltre la Manica e il Bayern Monaco a 650 chilometri e passa da Firenze, su Federico Chiesa c’è mezza Europa. E il ragazzo (classe ’97), che potesse scegliere preferirebbe rimanere in Italia, riflette. L’eliminazione in Coppa Italia è l’ultima ferita di una stagione dolorosa: magari rimarginabile, magari no, considerato quanto le pretendenti al gioiello viola stiano spingendo per convincerlo a cambiare aria. Reds, Blues, bavaresi, nerazzurri milanesi, ma anche il Napoli che sotto traccia non molla, mentre la Juventus è sicura. Di cosa? Della bontà di un investimento che è difficile accontenti nel complesso i vertici della Fiorentina riguardo la richiesta da 100 milioni che, peraltro, realisticamente equivale a 80.
Ma Pavel Nedved e Fabio Paratici possono avanzare una proposta che meriterebbe quanto meno un’attenta valutazione: 40-45 milioni più una contropartita tecnica coincidente con la gioventù dorata di Riccardo Orsolini piuttosto che di Rolando Mandragora. Bologna e Udinese, rispettivamente, possono riscattare i talenti in questione con la Juve che a suo tempo si garantì l’opportunità di un controriscatto di cartellini valutati non poco. Entrambi vedono Firenze e, tutto sommato, in caso di trasferimento non potrebbero lamentarsi. Il re dei dribbling riusciti in serie A – quota 53 già toccata – nel suo ultimo giro allo Stadium ha sfoderato una prova super. Due anni e mezzo dopo il debutto in viola datato 20 agosto 2016 nello stesso luogo, il palo e la traversa centrati dal fantasista della Fiorentina alla vigilia di Pasqua tremano ancora. Del resto chi ha seguito la crescita del giovanotto non si stupisce: professionale a livelli top, maniacale nell’alimentazione e non solo, come – verrebbe da dire – un certo Cristiano Ronaldo. Tanto che immaginarli indossare in coppia la nuova maglia bianconera e nella medesima condizione inventare calcio è un esercizio che riscalda i cuori zebrati e alimenta un mercato già vivo di suo.