TORINO – Dal rischio di svendere (si fa per dire) un Paul Pogba scontento e non imprescindibile, alla possibilità di aprire un’asta per un Pogba ancora scontento, ma così importante e decisivo da essere diventato l’obiettivo principale delle altre grandi d’Europa. Una possibilità che il Manchester United ha intenzione di sfruttare. La prospettiva di trattenere il centrocampista francese a Old Trafford, che sembrava divenuta concreta dopo l’esonero di José Mourinho a metà dicembre e lo strepitoso inizio di 2019 di Pogba con Solskjaer in panchina, pare ormai naufragata, tra la mancata qualificazione dei Red Devils alla Champions League e il riaprirsi dello strappo con ambiente e tifosi, che lo hanno contestato anche domenica. Ciò non toglie che dopo il cambio in panchina la stagione di Pogba sia decollata, rinvigorendo la sua quotazione e il desiderio dei club interessati. Anche grazie a un altro cambio in panchina: quello che l’11 marzo ha visto Zinedine Zidane riprendersi il posto di allenatore del Real Madrid che aveva lasciato alla fine della passata stagione. Una retromarcia in cui è stato decisivo proprio l’impegno di Florentino Perez a mettergli a disposizione Pogba.
ASTA IN VISTA – trasmissione spagnola molto informata sul Real, ha provato a mantenere con un’offerta da 125 milioni più 25 di bonus. Respinta e accompagnata da una richiesta di 200 che avrebbe spinto il Real a stringere su Christian Eriksen del Tottenham, da tempo nell’orbita del Madrid che può strapparlo per 100 milioni, visto il contratto in scadenza nel 2020 che il danese non vuole rinnovare (e che lo renderebbe anche un possibile obiettivo bianconero, se il Real, oggi in netto vantaggio, si sfilasse). Chiaro che il Manchester, forte di un contratto con Pogba fino al 2021, punti sull’impegno preso da Perez con Zidane e sulla concorrenza di club della forza di Juventus e Barcellona per alzare il prezzo il più possibile. Strategia che però dovrà fare i conti con la determinazione di Pogba ad andarsene e con la frattura creatasi con il pubblico. Su questi fattori puntano la Juventus e anche le altre società per calmierare la spesa, da ridurre ancora con una contropartita tecnica gradita allo United: Paulo Dybala e Douglas Costa sembrano i bianconeri che stuzzicano maggiormente i Red Devils, non scalda il nome di Bale proposto dal Real Madrid, mentre il Barça potrebbe mettere sul piatto Rakitic.