TORINO – Un anno con . Tra le 17.32 e le 18.50 di martedì 10 luglio si concretizza il trasferimento del secolo, quello del campione portoghese alla . Prima il comunicato ufficiale del Real Madrid, per salutare CR7, quindi quello bianconero, per accoglierlo. La parola fine a una trattativa che aveva reso incandescenti giorni già caldi, quando aveva cominciato a serpeggiare l’ipotesi del clamoroso passaggio dopo nove anni di Madrid e dopo avea conquistato la quinta personale. Un trasferimento in cui Tuttosport per primo aveva creduto e che era parso folle pensare anche un paio di settimane prima soltanto.
Ronaldo alla Juve: un affare dalla doppia valenza
L’avventura comincia pochi giorni dopo: Ronaldo atterra a Torino domenica 15, il giorno dopo viene presentato nella sala Giovanni e Umberto Agnelli all’Allianz Stadium, davanti a trecento giornalisti. Quindi è solo Juventus, per un affare dalla doppia valenza: sportiva ed economica, in cui la seconda assume contorni meno pubblicizzati ma fondamentali per la società bianconera, come ha ricordato ancora pochi giorni fa Giorgio Ricci, Chief revenue officer del club: «Ronaldo ha alzato il nostro livello in tutti i sensi, sul campo e fuori. Gli effetti si vedono anche sulla maglia nuova».