La Roma tiene il passo delle avversarie Champions e a Verona infila la seconda vittoria consecutiva in campionato, la terza considerando l’Europa League. Ad eccezione del ko di Parma, resta un periodo d’oro per i giallorossi, che hanno trovato l’equilibrio giusto in tutti i reparti. La squadra segue Fonseca, che si affida ai veterani della Roma, a partire da Aleksandar Kolarov. Il terzino serbo ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport’, a margine del Gran Galà del Calcio AIC di cui è uno dei candidati per i premi finali.
Che soddisfazione è rappresentare la Roma qui?
E’ un momento positivo, stiamo giocando bene e dobbiamo continuare così. Vediamo come procederà la serata per me, ma è un orgoglio arrivare a 34 anni qui, sono contento ma lo sono soprattutto per la Roma, perché faccio parte della Roma.
Sei come il vino, più invecchi e più migliori.
Altri 4 anni li faccio tranquillamente, facile.
Non tiri più i rigori però…
Ho sbagliato più rigore che punizioni, non ero mai stato rigorista, poi lo scorso anno si sono fatti male De Rossi e Perotti e allora li ho tirati io.
Sei arrivato in Italia facendo ancora meglio rispetto a quando eri al City, ti aspettavi di rendere così tanto?
Ogni giocatore deve fare la sfida con se stesso e dimostrare a se steso che può fare bene. Trea anni fa ero convinto di fare bene e sono convinto di poter ancora migliorare e fare bene.
Cosa ti ha colpito di Fonseca?
L’idea di calcio, come interpreta la partita, come ci spiega come dobbiamo giocare e la determinazione.