Nel corso , Dejan Kulusevski, centrocampista offensivo del Parma, di proprietà dell’Atalanta, si è raccontato a 360 gradi. Dai suoi idoli alle vicende del campo, tra riti sacri e mosse tecnico-tattiche.
IN CAMPO – “Io simile a qualcuno? Io mi sento solo Dejan, ma guardo molto De Bruyne e anche Hazard. Se vedo una finta che mi piace vado in campo e la provo. La mia finta preferita è quella di andare a destra e poi rientrare. La provo sempre”.
RITO – Dalle finte ai riti scaramantici: “Ho sempre il chewing gum prima di entrare in campo, poi quando sbaglio il primo passaggio lo butto via. Ma se non sbaglio il passaggio lo tengo“, ha rivelato Kulusevski.
SOCIAL – Il calcio fa parte della sua vita, anche privata. Sui social network, infatti, per lui c’è sempre un pallone: “Il calcio è la cosa più bella di tutte. Sul mio profilo Instagram ho tante foto di calcio e mia sorella mi sgrida, dice che non posso avere solo foto di calcio”. E ancora: “Ci sono più fantallenatori che donne che mi scrivono su Instagram, purtroppo”.
AMBIZIONE – “Quando inizio a pensare tanto, gioco male e quindi cerco di essere come quando ero piccolo in Svezia che pensavo solo a divertirmi. Quando mi diverto sono forte. Non ho mai pensato di voler diventare il più forte di tutti, ma voglio giocare in una grande squadra. La testa è quello che mi ha fatto arrivare qua, non solo l’allenamento e il talento. Alcuni mister non credevano in me, gente che diceva ‘questo non arriverà mai perché dribbla troppo’, ma io ho sempre pensato che ero io ad aver ragione”.