In ossequio a un rigoroso criterio meritocratico, il designatore Nicola Rizzoli ha nominato Gianpaolo Calvarese addetto al Var, domani pomeriggio, in occasione del confronto salvezza Udinese-Spal. Per chi non fosse stato fra i 7 milioni 297 mila spettatori che hanno seguito su Rai Uno la finale di Coppa Italia, Calvarese era l’addetto al Var. Al minuto 25, sul punteggio di 0-0 egli non ha visto l’enorme rigore causato dal fallo di mano di Bastos, il quale, già con un cartellino giallo, doveva essere ammonito e quindi espulso dall’arbitro Banti, la cui prova è stata disastrosa, visto che anche la Lazio lamenta la mancata espulsione di Masiello per un presunto fallo da ultimo uomo su Correa. Alla ricerca di un alibi tecnologico per Calvarese, c’è stato chi ha sostenuto come il summenzionato abbia visto in ritardo le immagini tv, non potendo quindi più avvertire Banti in tempo utile. Popi Bonnici, fuoriclasse dei registi sportivi, ha stroncato il teorema: «Incredibile che ancora oggi si possa affermare che le immagini a disposizione del VAR, possano arrivare in ritardo. Tutte le telecamere sono rigorosamente in diretta. Pensate che il primo replay in TV si è visto appena 6 secondi dopo il termine dell’azione!».
Anziché cospargersi il capo di cenere e presentarsi dopo la partita per spiegare la causa dell’inverecondo errore, Banti e Calvarese non hanno proferito verbo; Rizzoli ha premiato Calvarese designandolo per Udinese-Spal e addirittura affidando a Banti il Var di Napoli-Inter. All’appello poteva mancare Nicchi, grande capo degli arbitri? Certo che no. Con un commendevole senso del pudore, ha affermato: «Non sono tenuto ad alimentare polemiche, c’è stato un episodio che tutti hanno rivisto dopo la partita perché allo stadio non l’ha visto nessuno». Come come? Dopo la partita? Eh? Ma Nicchi pensa che siamo tutti scemi? Ma lo sa o no, «che il primo replay in tv si è visto appena 6 secondi dopo il termine dell’azione» (Bonnici dixit)? Se non lo sa, al prossimo summit con gli allenatori, lo chieda a Gasperini. Presumiamo non veda l’ora di spiegarglielo