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L'Atalanta batte 3-2 in extremis il Verona: Malinovskyi, Muriel e Djimsiti firmano la rimonta

VERONA – L’Atalanta supera al fotofinish 3-2 l’Hellas Verona, due volte in vantaggio grazie alla doppietta di Di Carmine, la prima in Serie A, nonostante le veementi proteste bergamasche in occasione dell’1-0 per l’irregolare ripresa del gioco a seguito di un fallo laterale. Prima la prodezza balistica di Malinovskyi, poi il calcio di rigore di Muriel, fissano il punteggio sul 2-2. Ma è la combinazione vincente dei tre difensori Palomino-Toloi-Djimsiti al 93′, con la zampata decisiva dello svizzero-albanese ex Zurigo, a lanciare Gasperini a quota 28 punti in classifica, a -1 dalla Roma momentaneamente quarta.

Verona, segna Di Carmine. L’Atalanta protesta

Al Gewiss Stadium, il miglior attacco della Serie A ospita la terza miglior difesa. Nell’undici di Gasperini, le novità di formazione rispetto alla convincente vittoria contro il Brescia sono Masiello ed Hateboer in luogo di Gosens De Roon: poco turn-over quindi, nonostante la fondamentale, ai fini del passaggio agli ottavi di Champions, trasferta ucraina con lo Shakhtar in programma la prossima settimana. In casa Hellas, invece, Juric sostituisce lo squalificato Gunter con Dawidowicz, mentre ritrova Miguel Veloso in cabina di regia. Al 5′ Zaccagni va giù in area: il Verona protesta, ma il calciatore si lascia andare in maniera evidente, l’arbitro lascia correre ed il Var non interviene. La formazione orobica prende le misure ed alza il baricentro, sfiorando il vantaggio con Muriel all’11’, con l’attaccante colombiano che rischia di farsi male dopo la torsione ben controllata da Silvestri. Dopo il giallo rimediato da Hateboer, l’episodio che manda su tutte le furie il Gasp: sugli sviluppi di una rimessa laterale, battuta oltre 7 metri più avanti, con un secondo calciatore scaligero con la palla in mano in procinto di rimetterla in gioco, Samuel Di Carmine sorprende i centrali nerazzurri e batte l’incolpevole Gollini, siglando così l’1-0 ospite. La tecnologia non interviene ed il gol viene convalidato.

Atalanta, Ilicic va ko. Malinovsky fa 1-1

Guai per Gasperini al 27′, soprattutto in ottica ChampionsIlicic va ko per un problema muscolare, in campo al suo posto Malinovskyi, di lì a breve grande protagonista. Dopo le ammonizioni rimediate da Veloso Bocchetti e la grande chance vanificata da Hateboer, che pecca di egoismo e spara il pallone in curva anziché servire al centro i meglio posizionati compagni, il neo-entrato ucraino (ex Shakhtar) si mette in proprio e trova il primo gol in A con un’imparabile sassata dal limite dell’area che s’infila sotto l’incrocio sinistro, con Silvestri che tenta un disperato tuffo senza riuscire ad intercettare né deviare il pallone. Il primo tempo volge così al termine sul risultato di 1-1: punteggio giusto per quanto visto in campo, con l’Atalanta rea di un atteggiamento più “morbido” rispetto alle precedenti uscite, ma che può comunque recriminare per la convalida del vantaggio del Verona.

Verona, ancora Di Carmine. Muriel-Djimsiti firmano la rimonta

Può restare deluso chi si aspettava una reazione veemente dell’Atalanta in avvio di ripresa: il copione non cambia e la prima occasionissima è ancora di matrice gialloblù, con Amrabat che, da ottima posizione, non trova l’angolo giusto e si lascia murare dalla difesa orobica. La grande chance del Verona al 56′ fa da prologo, circa sessanta secondi più tardi, al secondo vantaggio, ancora a firma di Di Carmine, alla prima doppietta nella massima serie italiana: la percussione di Lazovic premia il ben appostato attaccante scuola Fiorentina, che piazza il pallone al ferro destro della porta di Gollini, tagliato fuori dalla traiettoria. Subito il 2-1, i ragazzi di Gasperini si svegliano e cambiano marcia, riversandosi nella metà campo ospite: al 62′, Castagne anticipa Zaccagni che interviene, in ritardo, in maniera scomposta. Valeri lascia correre ed assegna un calcio d’angolo alla Dea poi, richiamato dal Var a visionare l’azione incriminata, torna sui suoi passi, ammonisce il difensore dell’Hellas ed assegna il penalty: implacabile Muriel dal dischetto, fin lì parecchio in ombra, e punteggio nuovamente in parità (64′). Al 77′ il tecnico nerazzurro richiama il colombiano, stremato, accanto a sé in panchina, gettando nella mischia BarrowJuric è costretto a togliere Pessina (in prestito proprio dai bergamaschi) per un problema al ginocchio, mandando in campo Verre. Il giovane attaccante gambiano, che fallisce una grande chance all’84’ (tutto inutile, c’era fuorigioco), fa espellere Dawidowicz meno di un minuto dopo, con una bella giocata in velocità. Adjapong rileva Di Carmine, il Verona si chiude e l’Atalanta tenta un forcing forsennato: quando le speranze sembrano infrangersi sulla doppia strepitosa risposta di Silvestri su Gomez al 90′ e al 92′, al 93′ Djimsiti trova sotto porta il tap-in da tre punti, sull’ottima sponda di Toloi.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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