Lecce che torna a mani vuote dalla trasferta dell’Olimpico. Per certi versi una notizia, considerando il rendimento esterno dei giallorossi che se la sono giocata alla pari con la Lazio e sono rimasti vivi sino all’ultimo. La squadra non ha mai perso l’iniziativa. Resta l’amarezza per il gol di Lapadula annullato sul 2-2 ma nel complesso la Lazio è apparsa superiore.
VAR – Il presidente Sticchi Damiani ha analizzato la situazione ai microfoni di Sky Sport rimarcando l’episodio: “Oggi meritavamo molto di più. Credo che il risultato sia profondamente condizionato dalle scelte arbitrali. Alcune interpretazioni del regolamento sono state cervellotiche“. Il pareggio di Lapadula è stato negato dal VAR. Un’amarezza che resta. “Ci sono tre giocatori della Lazio che entrano in area, il calcio di rigore è da ripetere. La regola disciplina il caso: se entrano in area i giocatori di ambo le squadre il rigore si ripete. Se la prassi dice una cosa opposta, allora bisogna cambiare la regola. Noi eravamo a Roma con 4mila tifosi è difficile spiegare e parlare di prassi“.
ASSEGNATO – Il calcio di rigore però poteva anche non essere assegnato. “Io pongo un problema differente. Il rigore è fantasioso, ma gli episodi si compensano. L’interpretazione la lascio a voi. Io parlo di regole che si applicano o meno. Si tratta di un errore clamoroso. I due rigori, sia il nostro, sia quello concesso alla Lazio, possono essere opinabili. Credo sia un peccato, il Lecce ha giocato una partita fantastica e si parla di cavilli regolamentari, forse il calcio ha troppe regole“.