La qualificazione agli ottavi di arrivata in extremis è costata carissimo all’Olympique Lione. L’entusiasmo per l’impresa è stato smorzato dalla sconfitta casalinga in campionato contro il Rennes e specialmente dagli infortuni ai legamenti crociati di due elementi fondamentali dell’undici di Rudi come Reine-Adelaide e del neo-capitano Memphis Depay, il principale trascinatore dei Gones dal punto di vista tecnico e anche mentale. L’olandese, in rampa di lancio in quest’annata ed autore del gol qualificazione, ha subito l’infortunio più grave e potrebbe non solo aver finito la stagione ma rischierebbe addirittura di saltare l’Euro 2020 con la sua nazionale. Una perdita importante per Garcia, che aveva deciso di dare a lui la fascia di capitano, tolta al belga Denayer, proprio per caricarlo ulteriormente e conferirgli maggior autorità e responsabilità.
Depay, alla sua quarta stagione all’OL, aveva risposto presente, andando a segno in ogni match di Champions disputato. Con la sua assenza i francesi perdono inoltre il principale creatore di superiorità numerica e il primo connettore tra centrocampo e attacco, reparto dove appoggiava Moussa Dembelé, per il momento secondo miglior marcatore in Ligue 1 con 10 reti, una solo in meno rispetto al monegasco Wissam Ben Yedder. Nonostante non sia mai andato a rete in questa edizione della Champions, sarà comunque il franco – maliano la principale minaccia per la Juve, che dovrà stare attenta alla sua prestanza fisica in area di rigore.
Ambiente tumultuoso
Da qui all’eliminatoria degli ottavi manca ancora molto, ma in questo momento al Groupama Stadium impera un ambiente tumultuoso. Il celebre episodio della contestazione al difensore Marcelo da parte di un ultrà che aveva persino invaso il campo aveva già di per sé rovinato la festa della qualificazione.