Dopo le due vittorie convincenti contro Brescia e Istanbul Basaksehir, per la Roma c’è l’ostacolo Hellas Verona. La squadra di Juric è la vera rivelazione della prima parte di stagione: 18 punti conquistati e meno due dal Napoli di Ancelotti. Fischio d’inizio domani sera alle 20.45 al Bentegodi. Oggi alle 13.30 invece le parole di Fonseca, che dopo la rifinitura presenta la sfida in conferenza stampa.
Dopo Istanbul c’è entusiasmo: ora quali sono i rischi?
“La partita in Europa è il passato. Pensiamo solo al presente e all’Hellas. Devo dire che sarà una sfida difficile contro una squadra rapida in fase di attacco e aggressiva in difesa. Sono la seconda squadra con meno gol subiti. Questo è importante da dire. Sarà diverso da Istanbul”.
Che difficoltà ha un tecnico quando è in abbondanza? Lei cosa preferisce?
“Meglio quando si hanno tanti giocatori e tutti i giocatori disponibili”.
Adesso che è tornato Mkhitaryan quale sarà la sua gestione? E’ pronto per i novanta minuti?
“E’ pronto, ma non per fare i novanta minuti. Migliora ogni giorno e sta lavorando bene. Può entrare e far bene in ogni momento”.
Spinazzola ha recuperato in pieno? C’è possibilità di rivederlo basso a destra? Immagino poi Florenzi rientrerà tra i convocati…
“Florenzi è pronto, si è allenato con noi in questi giorni. In quel ruolo abbiamo una tripla scelta e devo pensare sia alle caratteristiche della squadra avversaria sia alla partita. Santon ha fatto bene a Istanbul, Florenzi contro il Brescia anche. Vediamo domani”.
Che margini ha ancora Kluivert?
“Credo che aveva bisogno di migliorare la fase difensiva. Abbiamo lavorato tanto, è un giocatore diverso. E’ intelligente e giovane, ma deve continuare a lavorare”.
Peserà la diffida su Mancini?
“No, assolutamente. Domani giocherà”. (n.d.c. Il giocatore non è diffidato)
Per la mentalità della squadra è più importante l’ambizione o il coraggio?
“Entrambe. Sono molto importanti per me e voglio una squadra che sappia averle tutte e due”.
Ora i giocatori importanti sono tornati. Cosa c’è ancora da migliorare? Un dettaglio ad esempio. Visto che sta tornando Cristante, influenzerà le vostre operazioni in quella zona del campo?
“Non pensiamo ad acquistare un giocatore nella posizione di Cristante a gennaio. Sull’altra questione devo dire che la squadra sta migliorando sempre. E’ importante il ritorno di tutti i giocatori, ma devo dire che dobbiamo continuare a lavorare per imparare e migliorare molte cose. E’ vero che la squadra ora è stabile difensivamente e mi piace un gioco di dominio sugli avversari, ma non è facile qui in Italia. A livello di possesso palla non c’è differenza tra le squadra. Mi piace però quando la mia squadra riesca a dominare e quando riesce a giocare negli ultimi trenta metri. Questo aspetto è da migliorare”.
Con il rientro di Diawara e Pellegrini lei gioca in maniera leggermente diversa. E’ una cosa che ha studiato e riproporrà?
“E’ una soluzione, abbiamo fatto delle buone partite con questo modulo”.
Ma sarebbe meglio Pellegrini spostato più a destra?
“Mi piace quando lui agisce lì, ma sono altre questioni di natura tattica di cui non parlo qui”.
Teme una partita simile a quella con l’Atalanta?
“Sono molto simili, è verò. Abbiamo allenato questa situazione ma non lo posso dire, altrimenti l’allenatore dell’Hellas sa tutto! Abbiamo preparato la sfida per una squadra che marca uno contro uno”.
Giovedì Dzeko ha dato la fascia a Smalling. C’è la volontà del ragazzo di rimanere a Roma? Che segnale è?
“Non è vero che ho detto io di dare la fascia a Smalling. In quel momento non c’era Florenzi, Kolarov, Pellegrini, Fazio e gli altri. Ero in dubbio su chi dovesse ricevere la fascia e Dzeko ha deciso di darla a Smalling e per me ha deciso bene. A volte sono i giocatori ha decidere perché sanno quali sono i leader in campo”.