La rovinosa caduta di Dortmund scotta ancora, ma ancor di più risuonano, nell’ambiente Inter, le parole pronunciate da , poi . Beppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro, è tornato su quelle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport a pochi minuti da Inter-Hellas Verona in programma a San Siro:
PAROLE CONTE – “Le parole di Conte? Conosco bene Antonio, è un uomo e un professionista severo ed esigente. Ha una cultura della vittoria molto forte. E’ un grande professionista con uno stile di comunicazione particolare. Nel contenuto di quello che ha detto siamo tutti allineati. Si arriva alla vittoria attraverso un percorso graduale e su quello dobbiamo stare attenti. Miriamo tutti alla vittoria, ma ci vuole un attimo di tempo. La prima occasione per migliorare la squadra è il calciomercato di gennaio, dove ci presenteremo per vedere le opportunità. Accanto a questo c’è un insieme di situazioni da migliorare, ma siamo d’accordo con lui e lavoriamo tutti insieme per portare in altro l’Inter“.
MERCATO – “L’esperienza mi dice che gennaio è un mercato povero, ma ciò non toglie che la nostra intenzione è di migliorare la rosa di comune accordo con l’allenatore e cogliere le opportunità. Ci presentiamo consapevoli di avere una società forte e un allenatore molto bravo, lo dimostra il suo modo di condurre. E’ trasparente nei contenuti. Vedremo cosa succederà“.
STRATEGIA – “L’esperienza è importante, ‘basta che non sia vicina alla fine della carriera. Valuteremo le opportunità. Nell’organico ci vuole un bel mix, che tra l’altro c’è già. L’esperienza non è marcata in quanto pochi giocatori hanno preso parte alla Champions, ma noi abbiamo parlato sempre metaforicamente di questa asticella che si deve alzare, proveremo a farlo con i profili richiesti dall’allenatore. Sono fautore di un lavoro di team in cui ognuno ha il proprio ruolo. Non posso non avvalermi della competenza di altri componenti. Ma questo è un principio che ha ribadito lo stesso Conte in conferenza. La dirigenza propone all’allenatore nomi e cognomi. Propone vari profili. E poi con l’allenatore si valuta insieme. Su questo non ci piove. Poi ci sono delle logiche che sono l’esigenza di creare un team forte di squadra con gli equilibri economici della società. Accontentare Conte? Accontentare Conte significa anche accontentare noi eh“.
STAGIONE – “Oggi non mi sarei aspetta di essere a un punto dalla Juve. Da ogni esternazione bisogna guardare le cose positive, vogliamo alzare l’asticella e lo faremo sicuramente. È la volontà di tutti, della società, del tecnico, dei tifosi“.
(Fonte: Sky Sport)