TORINO – Nemmeno Belotti, che dei granata è capitano e bandiera, si presenta davanti ai microfoni per esprimere concetti anche duri che, per scelta di parole e intonazione della voce, Ansaldi riesce a far passare. Un’autorevolezza che l’argentino può concedersi in virtù del peso rivestito all’interno dello spogliatoio. Chi quotidianamente lo frequenta, parla di Ansaldi come dell’elemento insostituibile, per capacità di fare gruppo. Un atteggiamento positivo al punto da consentirgli, quando se ne presenta la necessità, di entrare nel cuore dei problemi. Senza accusare nessuno e distante da ogni scarico di responsabilità. In maniera costruttiva, insomma. Una dote che, dopo la sberla di Parma, gli ha permesso di sollevare un tema che non soltanto la trasferta del Tardini ha messo in evidenza.
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