In una lunga intervista rilasciata al portale giapponese News Picks, Yuto Nagatomo ricorda Inter-Napoli del 30 aprile 2017. Una gara che i nerazzurri, all’epoca allenati da Pioli, persero per 1-0 proprio a causa di un errore del giapponese. Una sconfitta che allontanò l’Inter da un piazzamento in Europa League: “È difficile cogliere aspetti positivi quando commetti degli errori o perdi delle partite decisive. Certo, sono contento se il risultato è buono e mi dispiace se commetto un errore. Tuttavia, anche se c’è un errore, non posso mai dire di essere dominato solo da pensieri negativi. Potrebbe essere fuorviante pensare solo a questo. Come ho scritto l’ultima volta, questo è il percorso per diventare un “eroe”. Ci sono partite indimenticabili. Il 30 aprile del 2017 giocavamo contro il Napoli, venivamo da cattivi risultati e questo non poteva continuare. Il match andava avanti senza che nessuna delle due squadre riuscisse a sbloccare il risultato, ma a pochi minuti dalla fine del primo tempo faccio un chiaro errore in area di rigore e Callejon segna il gol che decide la gara. Ricordo ancora chiaramente il pensiero negativo che avevo in testa al termine della gara: “Questo è terribile, cosa ho fatto?”. Non potevo affrontare i miei compagni di squadra o tifosi“.
IL TWEET – Il giocatore ricorda poi il suo tweet arrivato poche ore dopo la partita (“In Italia se fai bene sei adorato come un Dio, se sbagli vieni criticato come un criminale. Non c’è morale e rispetto per la persona. Tutto questo mi dà la forza di andare avanti e guardare al futuro“). “Poche ore dopo ho scritto su Twitter, quando l’ho fatto qualcuno ha sottolineato che forse era meglio non dire niente. Il tweet è stato pesantemente criticato, mi scrivevano “Torna in Giappone”, “Lascia l’Inter” e così via. Ma quando ho fatto quel tweet ero conscio del motivo del mio errore, ero lucido in quei momenti. Dopo la partita ero stato in grado di accantonare i pensieri negativi e di guardare avanti“.
(News Picks)