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Napoli-Salisburgo 1-1: Lozano salva Ancelotti

NAPOLI – Il Napoli non trova la vittoria che le avrebbe garantito il matematico passaggio agli ottavi di finale di Champions League con due giornate d’anticipo, ma porta a casa un buon pareggio che le consente comunque di restare in scia al Liverpool (-1 con 8 punti) per il primo posto nel girone e tenere a distanza di sicurezza il Salisburgo (terzo a quota 4). Austriaci avanti con Haaland su calcio di rigore all’11’, Lozano firma la rete che congela il risultato sull’1-1. Recrimina Ancelotti per il palo di Callejon e, soprattutto, l’incrocio colpito da Insigne al 74′.

Errore di Koulibaly, Napoli-Salisburgo 0-1

Ancora privo di Allan, Ancelotti conferma Zielinski al fianco di Fabian Ruiz in mediana, mentre in attacco si affida alla coppia di brevilinei Lozano-Mertens. Il Napoli prova a mettere da parte la complicata situazione in campionato, culminata col ritiro imposto da Aurelio De Laurentiis, e si riversa in attacco dal 1′ a caccia di un successo che le garantirebbe il passaggio agli ottavi di Champions League con due giornate d’anticipo: il messicano fa ammonire Onguene dopo appena 2′, il difensore camerunense mette la testa tre minuti più tardi su un tiro di Insigne, costringendo Coronel ad uno strepitoso intervento. Il centrale del Salisburgo, vicinissimo all’autorete, spaventa poi Meret sugli sviluppi di un corner (7′), è quindi Zielinski a sfiorare la rete al 9′ con un destro da buona posizione che termina in curva. Il gol è nell’aria ed arriva puntuale all’11’: Hwang scappa a Koulibaly, il senegalese non mantiene la dovuta lucidità e lo atterra, regalando ad Haaland, dagli undici metri, il 23° gol stagionale (il 7° in Champions). Il baby prodigio norvegese diviene così il quarto più giovane calciatore di sempre ad andare a segno in tutte le prime 4 gare della kermesse continentale (dopo Ze Carlos, Del Piero e Diego Costa).

Napoli-Salisburgo 1-1: Lozano trova il 1° gol al San Paolo

Neanche due minuti dopo lo svantaggio, Lorenzo Insigne disegna un traversone a rientrare dove arriva puntuale all’appuntamento col pallone Callejon: il colpo di testa ravvicinato dello spagnolo, però, s’infrange contro il palo con l’estremo difensore austriaco tagliato completamente fuori dall’azione. Il Salisburgo, schiacciato dal Napoli sul piano del gioco, vive di fiammate che rischiano di cambiare il volto della partita, come la conclusione di Wober al 16′, con palla che termina sul fondo. Ancelotti sprona i suoi ed ordina di alzare il baricentro, aumentano i giri del motore azzurro, la pressione diventa costante e la manovra si fa più fluida, resa imprevedibile dalla fantasia e dalla rapidità dei “folletti” offensivi: al 23′ Insigne non inquadra la porta da buona posizione, al 24′ Coronel devia in angolo il diagonale di Lozano, mentre al 33′ è ancora il talento prodotto del vivaio partenopeo a divorarsi la rete del pareggio, sparando alto il “rigore in movimento” servitogli da Fabian Ruiz, quindi è lo spagnolo a regalare l’ennesimo pallone alla curva (43′). Il massimo sforzo prodotto dal Napoli è premiato da un velenoso destro rasoterra del messicano che, al 44′, trova il primo centro al San Paolo e fa 1-1, punteggio col quale si arriva al riposo, nonostante un paio di amnesie dei ragazzi di Ancelotti che sarebbero potute costar care.

Napoli-Salisburgo 1-1: Insigne, che sfortuna!

Dopo un primo tempo intenso, equilibrato e ricco di emozioni, non tradisce le aspettative l’avvio di ripresa, nel corso del quale regna incontrastata l’incertezza: le squadre, schierate dai tecnici con un nuovo interprete per parte (Mwepu per Progranic nel Salisburgo, Luperto per Mario Rui nel Napoli) si affrontano in stile futsal con rapidi capovolgimenti di fronte. Al 50′ la chiusura di Onguene è provvidenziale su Mertens, al 54′, al polo opposto, è invece salvifico Maksimovic su Hwang (involontariamente servito dall’attaccante belga). Lozano (58′) e ancora “Ciro” (64′) cercano invano il gol-qualificazione, i ragazzi di Ancelotti soffrono terribilmente, però, le fitte trame di gioco degli austriaci, sviluppate in spazi strettissimi. I ritmi elevati portano ad un fisiologico calo con ancora un quarto di partita da giocare e gli allenatori tornano ad attingere forze fresche, con Marsch che manda in campo Ashimeru e Daka per Minamino ed Haaland, ed Ancelotti che mette centimetri in avanti, con Milik in luogo di Mertens, ma è una vera e propria magia di Insigne ad illudere il San Paolo: al 74′, infatti, la sua conclusione da distanza siderale si stampa contro l’incrocio dei pali, prima di sbattere sulla testa di Coronel e terminare in angolo. Quindi, è ancora “Lorenzo il Magnifico” a cercar fortuna all’80’ ed all’82’ con due destri a giro lontani dallo specchio, imitato da Hwang all’86’ dopo un errore in disimpegno di Di Lorenzo. Con le ultime forze, si riversano in attacco gli azzurri cercando la testa del neo-entrato Llorente ed è proprio l’ex juventino a crearsi due occasioni importanti (87′ e 90′), col Salisburgo che risponde al 92′ con Mwepu.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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Napoli-Salisburgo 1-1, il tabellino

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