TORINO – Maurizio Sarri è in pole, Simone Inzaghi insegue più staccato. La Juventus ha le idee chiare, ma il mercato degli allenatori è strano e basta un movimento di panchina per scatenare un incredibile effetto domino. Ecco perché i bianconeri continuano la ricerca senza ansia e senza precludersi eventuali colpi di scena. Se tutto andrà secondo programmi, il prossimo allenatore della Juventus verrà fuori dalla finale di Europa League (Sarri) e questo è il vero motivo dell’attesa. Fino ad allora, però, non si può escludere nulla.
Dopo la voce smentita di un incontro Mourinho–Agnelli lunedì sera, ieri è stata un’altra giornata di fibrillazione. Il presunto avvistamento di Pep Guardiola a Milano nel quartier generale bianconero – l’Hotel Parigi – ha fatto partire il tormentone di un accordo tra l’allenatore catalano e i dirigenti bianconeri per i prossimi 4 anni. Che l’allenatore del Manchester City sia stato contattato e sia il sogno ci sta, ma sulla fumata bianca per l’immediato non arrivano conferme né dagli ambienti juventini né da quelli vicino all’ex centrocampista di Barcellona, Brescia e Roma.
PISTA POCHETTINO – Caso analogo quello di Mauricio Pochettino, che però a differenza di Guardiola ha annunciato pubblicamente il desiderio di lasciare il Tottenham dopo la finale di Champions League contro il Liverpool. Ieri a Milano c’è stato un incontro tra l’importante agente del mercato inglese Frank Trimboli e il ds juventino Fabio Paratici. Trimboli è un intermediario con ottimi rapporti al Tottenham e nel caso una mano la potrebbe anche dare, ma la sensazione è che l’allenatore argentino non scaldi troppo i campioni d’Italia per il dopo Allegri. Paratici e Trimboli hanno parlato soprattutto di giocatori e tra i vari nomi sono spuntati quelli dei terzini destri Trippier (Tottenham) e Piccini (Valencia).