Una nuova casa per Inter e Milan. È il tema più dibattuto di questo periodo, fonte di discussione tra chi preferirebbe la ristrutturazione di San Siro e chi invece reputa la Scala del Calcio una struttura ormai non più adeguata alle esigenze attuali dei due club milanesi.
Per capirne di più, la Redazione di Passioneinter.com ha avuto il piacere di parlare con David Manica, architetto statunitense che ha progettato il nuovo stadio con lo studio milanese Progetto Cmr e Sportium. La soluzione offerta è quella de “Gli anelli di Milano”, uno stadio che vuole essere un collegamento tra il passato e il futuro del calcio a San Siro. L’idea è quella di una totale riqualificazione dell’area, da trasformare in un distretto multifunzionale moderno e innovativo, funzionale ad accrescerne l’attrattività, a garantire fruibilità e vitalità dell’area 365 giorni l’anno e a rendere pienamente sostenibile l’intero intervento. Il progetto pone una grande attenzione sull’importanza storica del sito di San Siro, mantenendo il campo di gioco originale al suo posto e liberamente accessibile alla comunità; prevede, inoltre, due musei e due grandi negozi dedicati a Inter e Milan, accessibili tutto l’anno.
Com’è nata l’idea dello stadio ad anelli?
“La nostra visione era di creare un concept che rappresenti entrambe le squadre in egual maniera. In equilibrio. Opposte, ma allo stesso tempo interconnesse. È un concetto semplice ma potente, carico di simbolismo a vari livelli. Ed è senza tempo”.
“Il concept è ispirato alla gente e alla città di Milano. I due anelli sono in realtà composti da migliaia di facce dei tifosi e della gente di Milano. In questo modo, lo stadio diventa un riflesso delle persone della città. E porta le memorie del passato nel futuro”.
“Aspettiamo la decisione dei club”.
“Lo stadio è stato attentamente progettato per un utilizzo continuo. Per esempio, durante i non-match days, lo stadio può accogliere migliaia di visitatori per tour guidati seguendo percorsi specifici per le due squadre. I negozi e i musei (uno per l’Inter e uno per il Milan) saranno anche aperti al pubblico durante tutto l’anno. Lo stadio è stato progettato per essere versatile e sarà una meta privilegiata anche per concerti ed eventi non sportivi”.
“L’atmosfera attuale è essenzialmente basata sulla vicinanza degli spettatori al campo di gioco. Nel nostro progetto, i tifosi avranno viste ancora migliori, con posti più vicini al gioco. Con grandi display e acustica ed illuminazioni grandemente migliorate. L’esperienza e l’atmosfera saranno molto migliori di quelle attuali”.
“È vero che alcuni club hanno scelto di effettuare lavori di ristrutturazione rispetto a soluzioni di nuova costruzione. Tuttavia, questa decisione deve essere presa caso per caso. Nel caso di San Siro, l’infrastruttura esistente dello stadio non produrrebbe un risultato positivo a lungo termine per la ristrutturazione. E, per i costi e il programma per il rinnovo, significherebbe che i due club dovrebbero giocare fuori da Milano per un massimo di quattro anni”.
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