Mario Pasalic è una delle marce in più dell’Atalanta di Gasperini. Il centrocampista croato è in prestito dal Chelsea, ma non vuole pensare al suo futuro. E in un’intervista alla testata croata 24Sata ha raccontato un po’ della sua avventura a Bergamo, del rapporto con l’allenatore e ha parlato delle prospettive stagionali della Dea.
GASP – Il croato è un punto fermo dell’Atalanta. Ma non ama parlare di sè, preferendo far esprimere il campo. “Non so se è la mia migliore stagione, è difficile per me dirlo, meglio lasciare che valutino gli altri. Ma sono soddisfatto. Gioco quasi tutte le partite nella formazione iniziale, che è quello che mi serviva di più. Avevo bisogno di un club in cui avere continuità, in cui rimanere almeno due stagioni e mostrare ciò che so fare”. Pasalic si può definire l’ennesima creatura di Gasperini. E il centrocampista ammette quanto il tecnico sia fondamentale nei destini della Dea. “Abbiamo davvero un buon rapporto e da quante volte mi schiera in campo si può vedere quanto l’allenatore mi apprezzi. Non posso che parlare bene di lui. È un grande esperto di calcio, siamo una delle poche squadre di Serie A a giocare un calcio offensivo, sono due anni consecutivi che abbiamo il miglior attacco. E bisogna ricordare che prima del suo arrivo a Bergamo l’Atalanta lottava per la salvezza, ora è regolarmente in Europa”.
EUROPA – A proposito di Europa, la rete al City è entrata nella storia dell’Atalanta e può essere uno spartiacque di questa stagione. Un momento…da ricordare. “Tutto è arrivato nello stesso istante. Un bel gol, il pareggio contro una grande favorita, il primo punto dell’Atalanta in Champions League e la possibilità di giocarci ancora la qualificazione. Ma dobbiamo continuare così. La prossima partita con la Dinamo ci dirà molto per quanto riguarda il nostro futuro europeo. Crediamo di poter battere sia la Dinamo che lo Shakhtar e qualificarci per la fase a eliminazione. E poi vedremo fino a dove arriveremo”. L’Atalanta è attesa da un trittico complicato, tra campionato e Champions. E Pasalic non vuole distrarsi… “In Serie A ogni partita è difficile, ma la Juventus è qualcosa di speciale. E c’è un ulteriore difficoltà per noi, che non giochiamo alle partite casalinghe della Champions League a Bergamo, ma a San Siro a Milano. Ma proveremo a sfruttare al meglio queste due partite, così come anche la terza, quella con il Brescia, un derby che significa molto per i nostri tifosi”.
FUTURO – E poi il futuro. Il prestito finisce a giugno 2020, anche se si parla di un diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Il croato nicchia al riguardo, ma spiega che a Bergamo e all’Atalanta si trova molto bene… “Non ne so nulla, né per ora me ne preoccupo. Sono un giocatore dell’Atalanta e mi sto solo concentrando su come fare bene in questa stagione. Non dipende da me nè posso influenzare la decisione del Chelsea, ma non mi dispiacerebbe rimanere a Bergamo. L’Atalanta è un buon club, abbiamo un grande allenatore e una squadra che gioca bene e che cresce anno dopo anno. E poi Bergamo è più vicina alla Croazia, quindi posso fare un salto a casa e i miei parenti e amici possono venirmi a trovare più spesso per vedere le mie partite”.