La storia di Enrico Pizzamiglio, 12enne al tempo della strage quandò perse i piedi. La visita in ospedale dei due miti nerazzurri
La memoria di quel ferito-bambino è riemersa tra le pieghe della storia, tra le righe di un’intervista, quasi per caso. «Mi ricordo un ragazzino di dodici anni cui dovettero amputare i piedi. Fantasticai a lungo su come sarebbe stata la sua vita se quel pomeriggio non fosse stato in quella banca» diceva qualche giorno fa Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex magistrato, ad Aldo Cazzullo a proposito di Piazza Fontana. Il ferito-bambino, la più giovane vittima dell’attentato che il 12 dicembre 1969 cambiò la storia d’Italia, si chiama Enrico Pizzamiglio. I ragazzi di una volta diventavano grandi prima e, forse, questa fu l’unica colpa di Enrico e della sorella Patrizia – che di anni ne aveva quindici – studentessa al liceo scientifico.