TORINO – Ogni promessa è debito e Paul Pogba, lo scorso 7 novembre, ne era perfettamente consapevole durante il saluto commosso ai tifosi bianconeri dopo Juventus-Manchester United di Champions. «Tornerò», aveva assicurato il francese lasciando il campo. Quella sera il Polpo pensava di rientrare a Torino già a gennaio visto che la rottura con Josè Mourinho era totale. Il successivo esonero dello Special One (18 dicembre) mandò in fumo l’assalto invernale dei campioni d’Italia. Il piano, però, non è cambiato. Il ds juventino Fabio Paratici lavora al “Pogba bis” da più di un anno. Dopo due tentativi falliti (la scorsa estate se ne era parlato prima del colpo del secolo Cristiano Ronaldo), il prossimo potrebbe essere quello buono. La pista è calda e l’ottimismo cresce grazie a diversi fattori, primo tra tutti la voglia di Paul di tornare a “casa”.
Il vicepresidente Pavel Nedved è in pressing sul super agente Mino Raiola, con cui ha un rapporto privilegiato visto che è stato anche il suo procuratore, e Paratici ha effettuato un primo sondaggio con il club inglese. Rispetto a gennaio, i costi saranno più alti: non meno di 100-120 milioni. Pogba dall’addio di Mou è decollato e a livello personale ha totalizzato la sua miglior stagione: 16 gol e 11 assist. L’esplosione di Paul, però, non è bastata ai Red Devils per arrivare tra le prime quattro della Premier League. E un’altra stagione senza Champions, come la prima dell’avventura bis a Manchester, Pogba non vuole viverla. Raiola è dello stesso parere e sta lavorando al grande divorzio dallo United, il secondo dopo la fuga a parametro zero del 2012, quando fu accolto, coccolato e cresciuto proprio dalla Juventus.