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Quando CR7 si faceva regalare hamburger. La commessa: “Era il più timido di tutti…”

Cristiano Ronaldo, si sa, può davvero qualsiasi cosa. Persino cercare qualcuno a distanza di oltre vent’anni e trovarlo in un batter d’occhio. Potere della fama mondiale del portoghese, le cui dichiarazioni fanno subito il giro del pianeta. Quando lo juventino ha raccontato a Good Morning Britain dei suoi inizi a Lisbona, tra la pensione con i compagni di squadra e gli hamburger avanzati chiesti al McDonald’s, tutti si sono messi immediatamente all’opera per cercare la signora Edna e le sue due colleghe. E la radio portoghese Renascença sembra essere riuscita nell’impresa. A parlare del giovane e affamato Cristiano e del suo…invito a cena è Paula Leça.

TIMIDO – Che ora non lavora più nella multinazionale del fast food, ma che si è riconosciuta nel racconto del cinque volte Pallone d’Oro. E ha quindi raccontato di quando i ragazzini dello Sporting spuntavano a chiedere qualche hamburger. “Spuntavano di fronte alla cassa e si comportavano come se non volessero nulla. E quando avanzavano gli hamburger, il nostro manager ci dava il permesso di darglieli. Uno di quei ragazzi era Cristiano Ronaldo, che tra tutti era il più timido. Ecco come andava la questione”.  Un gruppo di giovani calciatori e delle commesse gentili. La cosa più naturale del mondo.

CENA – Per Paula ora niente più McDonald’s, ma sentire CR7 raccontare di quei giorni le ha fatto venire un po’ di nostalgia. “La mia vita è cambiata ora, ma mi sto divertendo con questa storia. L’ho detto a mio figlio e lui pensava che fosse una bugia, non è possibile che sua madre abbia dato un hamburger a Cristiano Ronaldo. Mio marito invece già lo sapeva, veniva a prendermi al lavoro a volte. È divertente, mi ha fatto tornare indietro nel tempo. E mostra l’umiltà di Cristiano”. Ma insomma, a cena si va oppure no? Per Paula, non ci sono problemi. “Per quel che riguarda l’invito, se succederà la gente saprà che non è una storia inventata. E ci sarò di sicuro. Prima di tutto me la godrò e poi ci sarà tempo per ricordare quei momenti…”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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