Numero 1: gli strascichi della sostituzione a Milano (seconda di fila) con annessa scappatella anticipata: nel senso di abbandono dello Stadium prima dei compagni. Numero 2: la non convocazione per il match contro l’ dopo le partite disputate con il Portogallo, con annessi retropensieri di chi – maliziosetto – evidenzia che lo stipendio non lo pagano i lusitani ma i bianconeri. Numero 3: il fastidio al ginocchio che da ormai parecchio tempo lo condiziona da un punto di vista fisico, tecnico e mentale. Numero 4: varie ed eventuali. C’è una cosa che può spazzar via tutto in un sol colpo, più d’una spugna sulla lavagna: una prestazione… alla Ronaldo (è di lui che stiamo parlando, ovviamente) domani allo Stadium contro l’.
Ronaldo contro l’Atletico
Il campione ex madridista lo sa bene , ed è deciso a far di necessità realtà, prima ancora che virtù. Più che alle polemiche (effettive o capziosamente create all’esterno, di sicuro respinte pubblicamente ai mittenti), CR7 vuol pensare al fatto che lo attende un Atletico contro cui ha dato spettacolo, più o meno sempre, nella sua carriera: basti pensare alla clamorosa tripletta della scorsa annata. E, ancora, lo attende un torneo – la Champions League – che è habitat naturale per il campione ex Real.
Re(cord) di Champions
L’attaccante portoghese non ha mai “tradito” in questa kermesse: ha realizzato la bellezza di 128 gol (compreso un sigillo nei preliminari); detiene il record di gol in una sola edizione (17 nel 2013- 14); è andato a segno per 11 gare consecutive (impresa mai vista in precedenza) e prima di vestire il bianconero è stato per 6 stagioni consecutive il re del gol della manifestazione.