è questo, fanatico in tutto, e i primi a saperlo sono i compagni che in più di un anno hanno imparato a conoscerne pregi (tanti) e difetti (pochi). Magari CR7 al rientro dal Portogallo si scuserà e porterà la squadra fuori a cena, ma nessuno nello spogliatoio bianconero si aspetta o ritiene necessari gesti del genere. La fuga rabbiosa del portoghese dopo il cambio con Paulo Dybala in Juventus-Milan non è piaciuta a tutti, ma nessuno negli ambienti bianconeri ne ha fatto o ne farà un caso. Non è il primo episodio (l’anno scorso Dybala era stato protagonista di una reazione simile) e, anche se sarebbe bello il contrario, difficilmente sarà l’ultimo. Il gesto di Cristiano è stato tutt’altro che edificante, soprattutto nei confronti di chi passa più tempo in panchina che in campo, però chi gioca a calcio è perfettamente consapevole che i 5 minuti possano capitare tutti. Sì, anche al giocatore più forte del mondo venerato da milioni di bambini come una divinità.
Ronaldo pentito
Cristiano Ronaldo, che al fatto di essere un esempio per i bimbi di ogni angolo del pianeta tiene tantissimo, è il primo a essersi pentito dell’accaduto e i suoi compagni lo sanno benissimo. Ma chi si allena con il numero 7 alla Continassa sa anche che l’arrabbiatura di domenica è l’altra faccia della medaglia di un campione che, pur avendo vinto tutto e più volte, ogni giorno si allena con uno spirito incredibile. Loro sanno che corrispondono a realtà i racconti su CR7 sempre fra i primi (spesso il primo) ad arrivare e fra gli ultimi ad andarsene dal centro sportivo. Uno che non ci sta mai a perdere o ad arrivare secondo. Cristiano Ronaldo è un agonista pazzesco ed è grazie al mix tra questa sua fame insaziabile e il talento che si è costruito una carriera da sogno