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Rossi, da Giuseppe a Marco, fino a Sebastiano: è il cognome più diffuso in Serie A

Un cognome, una tradizione. Pazienza se il prossimo sarebbe potuto essere sudamericano, uruguaiano per la precisione, o se qualcuno come De Rossi e Rossini ha provato a rubare la scena, ma per il calcio italiano soltanto i Rossi rappresentano il collegamento più forte tra il passato, il presente ed inevitabilmente anche il futuro. Impossibile aspettarsi il contrario. Del resto nel bel paese il cognome più diffuso è proprio Rossi, specie in Toscana dove il 23 settembre del 1956 nacque un certo Paolo che ventiquattro anni più tardi trascinò la Nazionale azzurra alla vittoria del Mondiale. Una maglia che non riuscì quasi mai ad indossare Sebastiano Rossi che si prese però con il Milan le meritate rivincite alzando al cielo 12 trofei e battendo il record di imbattibilità di Zoff durante la stagione 1993-94.

Decisamente più sfortunata è stata, invece, la carriera di Giuseppe Rossi, che più che per le giocate in campo ha conquistato in tutti questi anni le copertine soprattutto per colpa dei numerosi infortuni che gli hanno condizionato un percorso per il momento sembra essersi interrottasi definitivamente dopo l’esperienza con il Genoa. Lì dove si è affermato per nove anni un altro Rossi, di nome Marco, capace di diventare nel tempo il capitano e la bandiera di un club che nel 2014 dopo l’addio al calcio decise di ritirare la maglia numero sette in suo onore.

Ma la lista non è certamente già finita: come dimenticare il portiere Generoso Rossi, i difensori Marco Rossi (oggi in Lega Pro dopo varie apparizioni tra serie A e serie B) e Andrea Rossi (per diverse stagioni in forza al Siena che faceva parlare di sé in A), Ezio Rossi (prima giocatore e poi allenatore, ma in questo caso il più famoso è certamente Delio Rossi), Dario Rossi (6 presenze nella Roma tra i 1990 e 1992, dopodiché tanta Lega Pro), ed anche il giovanissimo Alessandro Rossi attaccante scuola Lazio attualmente in prestito alla Juve Stabia in serie B. Del resto una tradizione è una tradizione.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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