GENOVA – Una mezza papera di Pinsoglio, spiazzato sul tiro di Defrel all’85’ e una punizione magistrale di Caprari al 91’ punisce eccessivamente una Juventus giovane e carina che non meritava di chiudere il campionato con una sconfitta. L’ottavo scudetto è stato onorato da una formazione quasi surreale, l’ultima di Massimiliano Allegri e il 2-0 non fotografa una partita divertente e ben giocata anche dalla Sampdoria del festeggiatissimo Quagliarella, senza gol, ma quasi certamente capocannoniere del campionato. Succede tutto negli ultimi cinque minuti, dopo che la prima parte del secondo tempo aveva visto la Juventus quasi determinata a vincere la partita, arrembante e aggressiva in fase offensiva. All’85’ Gabbiadini triangola in area con Defrel che strozza il destro, spiazzando Pinsoglio. Poi, poco dopo, Caprari confeziona una magia su punizione: palla all’incrocio e imparabile. E’ festa Samp, delusa la Juventus, il cui finale di campionato ha giustamente amareggiato i tifosi poco abituati a perdere, ma forse non Fabio Paratici e Pavel Nedved che oggi si sono goduti una squadra alternativa che può essere interessante per la prossima stagione o anche per il mercato.
La Juve B
Dove sarebbe finita una Juventus così, senza Ronaldo, Pjanic, Bernardeschi, Mandzukic, Douglas Costa e Szczesny. Con due baby come Kean e Matheus Pereira a impreziosire la manovra offensiva di Dybala e il ventunenne Bentancur a orchestrare il centrocampo? Quella di Genova non si può neanche definire una Juve B, è forse una versione d’emergenza delle riserve bianconere. Eppure gioca bene, a tratti è perfino divertente, sfiora diverse volte il gol (ne segna uno, con Kean, annullato per fuorigioco non visibile a occhio nudo), tiene il campo con piglio agonistico più che sufficiente. Certamente non avrebbe vinto il campionato, ma con un pizzico di incoscienza e fortuna, avrebbe lottato per l’Europa.
In prospettiva
Kean conferma tutti i pregi e qualche difetto intravisto in questo scorcio di stagione, ma è un calciatore sul quale il prossimo allenatore della Juventus ha il dovere di lavorare perché potrebbe tirarne fuori un fuoriclasse. Bentancur è un giocatore pronto: purtroppo anche quest’estate avrà un impegno (la Coppa America), ma diventerà un perno per il centrocampo di domani. C’è una Juventus pronta dietro le stelle e chiunque sederà sulla panchina della prossima stagione potrebbe sfruttare l’opportunità.