E la squadra? Come l’ha presa la squadra? Perché in fondo, più dei tifosi, dei media e dei dirigenti, quello che conta per Maurizio è l’accoglienza che gli riserverà la rosa della , quella che dovrà gestire e, possibilmente, guidare alla vittoria. E la squadra lo accoglierà bene. La cosa buffa è che nelle ultime settimane i giocatori o, per lo meno, la stragrande maggioranza di loro non sapeva chi sarebbe arrivato sulla panchina della Juventus.
Avevano il sentore che Maurizio Sarri fosse il prescelto, ma in attesa di una comunicazione ufficiale non avevano una certezza assoluta. E, alla fine, quando il nome è stato annunciato, molti di loro hanno esultato perché si tratta di un nome gradito e che ispira fiducia nei bianconeri. Bisogna, in questo caso, fare uno sforzo e scollare il personaggio Sarri dal professionista. Perché un giocatore di questo livello giudica il professionista, non la sua immagine. E Sarri è stato sempre un avversario che sul campo si è guadagnato la stima dei senatori bianconeri da Giorgio Chiellini a Leonardo Bonucci, da Federico Bernardeschi a Paulo Dybala, che nella stagione 2017-18 hanno dovuto battagliare con il suo Napoli fino all’ultimo tuffo per vincere lo scudetto.
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