TORINO – La scintilla per la Juventus scaturisce dall’attrito fra Maurizio Sarri e il Chelsea. Perché in Inghilterra le sue dichiarazioni sono state interpretate nel modo più ruvido possibile e una frase in particolare è stata letta come un ultimatum al club: «Non posso essere giudicato solo per il risultato della finale di Europa League, allora mi licenzino subito». Un segnale, al di là delle forzature, che chi vive vicino alla realtà del Chelsea percepisce un rapporto agli sgoccioli, anche perché l’erede di Sarri è fuori dall’uscio di Stamford Bridge che attende, si chiama Frankie Lampard e con l’aura da ex bandiera del club viene atteso con entusiasmo dall’ambiente, Quell’ambiente che ha faticato ad affezionarsi a Sarri e che, al netto degli eccellenti risultati ottenuti, non sembra volerlo trattenere a tutti i costi.
Questo pone Sarri nella migliore posizione per lo sprint che porterà alla definizione del prossimo allenatore juventino. Il profilo tecnico di Sarri piace molto alla dirigenza bianconera che in lui vede l’allenatore che può cambiare il modo dgiocare, dando una scossa alle motivazioni del gruppo e mettendo le basi tattiche per sfruttare al meglio il clamoroso potenziale offensivo di CristianoRonaldo. Se la situazione con il Chelsea dovesse risolversi in modo fluido, senza necessità di contese fra club, la Juventus chiuderebbe con lui. Per farlo, però, dovrà attendere la finale di Europa League di Baku che si disputa mercoledì prossimo.
Fino ad allora la Juventus sta coperta: una questione di rispetto nei confronti degli altri club che ancora si stanno giocando un trofeo. L’attesa della Juventus sarà anche propedeutica a valutare tutte le altre ipotesi (di cui trovate un resoconto nella pagina a fianco), anche perché se qualcosa andasse storto con Sarri (se, per esempio, il Chelsea non lo liberasse per un qualsivoglia motivo), FabioParatici e Pavel Nedved non si farebbero trovare impreparati: ecco perché è stato bloccato Simone Inzaghi o rimangono delle minime possibilità per Mauricio Pochettino. Ma Sarri è la prima scelta e quello che, allo stato attuale delle cose, ha maggiori possibilità di sedere sulla panchina che per cinque anni è stata di Massimiliano Allegri.
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