Chris Smalling torna a parlare. Il difensore centrale della Roma ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine di Forbes in cui si è raccontato a 360 gradi. Ecco le sue dichiarazioni:
“All’inizio di quest’anno io e mia moglie (Sam) abbiamo visto un post su Instagram su un’alternativa al materiale animale e sintetico. Abbiamo visto che Piñatex stava rilasciando delle scarpe in una partnership con Hugo Boss. Ho comprato un paio di scarpe da ginnastica e abbiamo approfondito sull’azienda, sul marchio e sulla sua storia, e semplicemente ne siamo rimasti davvero colpiti. Per qualche tempo ho preferito andarci piano e farmi coinvolgere da alcune aziende o marchi che condividono i miei stessi valori. Lo considero un buon investimento perché penso che viviamo in tempi in cui le persone non vogliono solo un prodotto di qualità, vogliono anche conoscere la storia dietro di esso, sapere che è un progetto sostenibile. Credo che questo valore diventerà sempre più importante per i consumatori”.
Sui social.
Qualche anno fa non usavo molto i social e la mia vita restava privata. Ma sono cresciuto. Soprattutto negli ultimi anni, penso di essere in un punto in cui posso usare piattaforme del genere per essere in grado di diffondere un messaggio positivo e dare l’esempio. Ho sondato il terreno con alcuni altri marchi, non solo nel settore dell’abbigliamento ma anche nel settore alimentare, o in qualsiasi campo che penso possa avere un impatto. Nel giro di pochi anni penso che sarò in grado di essere più coinvolto negli investimenti che faccio.
Sulle ragioni per cui è diventato vegano.
Sebbene la salute sia stata la prima ragione per cui ho iniziato a diventare vegano, è stato l’amore per gli animali a convincermi davvero. Da quando ho iniziato questo viaggio a base vegetale, penso che i miei occhi si siano aperti a molti ambiti. La produzione della pelle per me è una cosa barbara e comporta tanta crudeltà. Penso che un prodotto come Piñatex sia necessario da molto tempo. Mia moglie? E’ diventata vegana circa un paio di anni prima di me. Cucinava spesso piatti a base vegetale ed è un’ottima cuoca. Mi piaceva, così ha iniziato a guidarmi in questa scelta. Ho guardato dei documentari e letto alcuni libri sugli effetti delle nostre scelte sulla nostra salute e sull’ambiente, sul benessere degli animali, ecc. Quando ho capito come stanno le cose è stato difficile ignorarlo. Immagino di aver realizzato che le mie papille gustative non erano più importanti del dolore di tutti questi animali e del futuro del pianeta.
Sul successo.
Mia madre non ha mai navigato nel lusso, quindi molto di quello che ho guadagnato all’inizio l’ho utilizzato per darle una mano. Il fatto di essere nella posizione fortunata in cui mi trovo e avere una carriera avviata mi porta a dovermi assicurare di non prendere decisioni sbagliate. Se riesco a prendere decisioni intelligenti e avere un impatto sociale oltre che ad essere coinvolto nelle scelte che faccio, penso che sia l’ideale.
Sulla possibilità che più calciatori investano consapevolmente il proprio denaro.
Sarebbe utile se i calciatori facessero tutti ragionamenti del genere, ma so che è difficile perché alla fine da giocatore l’unica cosa a cui pensi è la prossima partita. Penso che sia importante essere circondati da persone che possono darti una buona guida e buoni consigli.
Sul campionato italiano.
Mi piace molto il calcio italiano e penso che sia adatto al mio gioco. Spero di arrivare a maggio e poter dire di aver avuto una buona stagione, che la squadra è andata bene e che abbiamo raggiunto un grande successo.
Sui calciatori inglesi all’estero.
Non ci sono troppi giocatori inglesi che si avventurano all’estero. Si iniziano a vedere i giovani giocatori andare all’estero in prestito e avere un grande successo, ma penso che sia un peccato che più persone non si avventurino. Avere l’opportunità di vivere la Serie A in un grande club come la Roma era una possibilità troppo importante da rifiutare.
Sulla sua assenza dalla nazionale inglese.
Devo concentrarmi su me stesso come ho fatto allo United e far bene qui. Gioco su palcoscenici importanti e se mostro il mio talento e se farò una grande stagione spero ancora di poter esser nuovamente convocato con l’Inghilterra. È un’ambizione che mi brucia dentro.