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Super Cristiano Ronaldo ha altri primati da sbriciolare

MOSCA – Se un giorno decidessero di incidere sull’orecchiuto trofeo della Champions League un suo ritratto in rilievo, Cristiano Ronaldo la prenderebbe come un adeguato riconoscimento alle sue prestazioni. Il ragazzo, si sa, non ha grossi problemi di autostima, però i traguardi raggiunti nella massima competizione europea rappresentano fondamenta tanto robuste da sorreggere qualsiasi tipo di vanità. Il signor Champions è lui e qualsiasi dibattito viene spazzato via dai numeri. Ne ha vinte cinque, un record che condivide con una manciata di altri fenomeni, ma è in orgogliosa solitudine nella classifica dei marcatori di tutti i tempi con i suoi 128 gol (se si conta la rete segnata nei preliminari). Un primato che continua a ritoccare verso l’alto, insaziabile di gol internazionali. Quelli che illuminano di più la sua visibilità, quelli che lo proiettano verso il sesto Pallone d’Oro (a proposito di record), quelli che mette da parte per diventare il più grande di tutti i tempi. Il suo progetto è quello, lo ha tratteggiato quando ancora non era adolescente e poi ci ha lavorato sopra con tutta la sua feroce determinazione e tutto il suo strepitoso talento. La Champions è il palcoscenico più luminoso su cui esporsi e da questo è nato il suo innamoramento per la competizione.

NUMERI

Stasera giocherà la 170ª partita in Champions League avvicinandosi a Iker Casillas, il suo ex portiere ai tempi del Real Madrid che guida la classifica con 181 gare. Ronaldo è il calciatore di movimento con più presenze in assoluto, ma vuole il record, pretende il primo posto anche lì: questione di mentalità. Per riuscire a mettere insieme altre undici presenze oltre a quella di questa sera, gli servirebbero le nove che potrebbe accumulare qualora la Juventus arrivasse in finale e lui non ne saltasse mai una, aggiungendone due nella prossima stagione. Insomma, difficile ma per nulla impossibile per uno come lui, soprattutto alla luce del fatto che abbia chiarito di voler giocare almeno un’altra stagione alla Juventus, se non proprio di onorare tutto il quadriennale che lo lega ai bianconeri.

STIMOLI

Il re della Champions è il più atteso anche questa sera. E la cosa non lo disturba affatto. Quando sente l’evocativo coro gotico della Champions c’è qualche interruttore che gli scatta dentro, accendendo motivazioni più intense. Anche adesso che si sta gestendo. Sì, perché Ronaldo sta senza ombra di dubbio dosando le energie in vista di una lunghissima stagione, nella quale ha programmato di essere al top fra marzo e giugno, quando si giocheranno le partite decisive della Juventus (lui spera anche quelle di Champions League) e, a seguire, l’Europeo nel quale dovrà difendere il titolo di quattro anni fa in Francia. Logico che per un atleta computerizzato come lui, il mese di novembre sia percepito come molto lontano da quella fase cruciale.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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