NYON – I più mattinieri sono stati Erik Ten Hag e Mircea Lucescu. Il rampante allenatore dell’Ajax e il santone romeno ex Brescia, Inter e Shakhtar Donetsk, prima di raggiungere la sede dell’Uefa a Nyon si sono ritrovati già al mattino nel lussuosissimo hotel “La Reserve” di Ginevra. Se Lucescu è un decano delle riunioni dei tecnici Uefa – quella di ieri è stata la 21esima edizione dal 1999 – Ten Hag è una delle novità grazie all’escalation ottenuta nella passata stagione alla guida dei Lancieri. Prima il trionfo al Bernabeu contro il Real Madrid e poi quello allo Stadium , che poi come era capitato a dodici mesi prima si è trasferito proprio alla Juventus. Il Golden Boy di Tuttosport è molto più che un semplice allievo per il 49enne tecnico olandese. Uno ha fatto la fortuna dell’altro, la passata stagione, e il rapporto tra i due è ancora solidissimo. Tanto che Ten Hag, impegni dell’Ajax permettendo, cerca di non perdersi le partite del suo pupillo nella Juventus.
Ten Hag: “Sono fiero di De Ligt”
«Sì – racconta l’allenatore dei biancorossi – provo sempre a seguire Matthijs e in generale i giocatori che ho allenato. Sono molto fiero di quello che sta facendo in questi primi mesi alla Juventus e sono convinto che continuerà a crescere di partita in partita. Non so dire se ora De Ligt sia al 60, 70 o 80 per cento del suo potenziale, ma parliamo di uno dei migliori difensori a livello europeo e non ho alcun dubbio che presto diventerà il numero uno al mondo nel suo ruolo». Ten Hag respinge qualsiasi critica legata al suo ex capitano, a partire da un problema sui falli di mano in area: «Ma quale problema… (risata) Matthijs sta facendo esperienza, ma sta giocando già a un livello altissimo per essere alla sua prima esperienza all’estero e per avere 20 anni. È giovane». Tesi peraltro sottoscritta e ripetuta più volte in questi mesi da Maurizio Sarri. Ieri i due allenatori hanno avuto modo di incontrarsi a Nyon e, tra una discussione e l’altra sull’utilizzo del Var, il tecnico dell’Ajax si è informato sui progressi torinesi del suo allievo prediletto.