ROMA – Ai microfoni di Rai Radio 2, l’ex centravanti di Fiorentina, Bayern Monaco e Roma (solo per citare alcune delle sue squadre) Luca Toni ha toccato vari argomenti: “Ho smesso di giocare da tre anni, ora sto facendo il patentino da allenatore”. L’ex attaccante emiliano non vuole lasciare nulla al caso: “Aspetto una chiamata di un programma serio, di una società che creda nei miei valori, così da sposare un progetto con delle idee comuni: avendo un nome importante non voglio bruciarmi tanto all’inizio”.
Con Daniele De Rossi, Toni ha vinto da protagonista il Mondiale nel 2006, e l’addio di DDR alla Roma ha colpito anche lui: “Quello che è successo è brutto. Daniele era il simbolo dei giallorossi: voleva continuare a giocare e la società in cui è cresciuto, in cui ha trascorso tutta la sua vita, lo porta a dover cambiare squadra per giocare ancora. Poi la società fa le sue valutazioni, ma è un peccato. Dispiace immaginare un Daniele che giochi ancora a calcio lontano da Roma”. La Nazionale di Roberto Mancini non ha ancora una forma definita: ”Manca un centravanti titolare, su cui fare affidamento. Speriamo di trovarlo presto, l’Italia ha bisogno di una prima punta forte, che faccia bene, in grado di risolverti le partite se attraversi momenti di difficoltà”.