TORINO – Alla prima europea, nel catino di Alessandria, il Toro di Walter Mazzarri batte 3-0 il Debrecen e ipoteca il passaggio del turno. Una buona partita con alcuni grandi protagonisti: Belotti, che la sblocca su rigore; Ansaldi, che non si ferma mai e segna in modo incredibile, il migliore dei suoi; Zaza, che entra nella ripresa e firma il tris dopo vari tentativi; Bremer, che dietro non delude e porta vigore fisico alla squadra, anche in avanti. Alla fine, un Toro che merita e che supera non solo gli ungheresi ma anche il caldo e l’alto tasso di umidità che non rendono facile la serata. Al ritorno la condizione sarà migliorata e bisognerà chiudere i conti con una prova di personalità, partendo da un buonissimo vantaggio. Non aver preso gol è un altro merito del gruppo, sempre compatto e determinato. Zaza, poi, può davvero essere il jolly in più.
LE SCELTE – Il tecnico granata punta su Bremer in difesa vista l’indisponibilità di Djidji e il recupero volante di Lyanco che però è preferibile non rischiare. Con il Gallo Belotti, là davanti, in appoggio la coppia spagnola Iago-Berenguer. Il Debrecen schiera lo spauracchio Varga, mentre Garba parte dalla panchina. Il presidente Urbano Cairo pre partita: «Una bella sensazione, c’è tanta emozione, perché il ritorno in Europa League è arrivato all’improvviso. Rimaniamo concentrati e cerchiamo di passare il turno. Prima di pensare al futuro, pensiamo a questa partita che è molto importante. Il nostro è un punto di partenza. Abbiamo detto tante volte ‘no’, perché l’obiettivo era mantenere la squadra inalterata. Da qui alla fine faremo qualcosa. Siamo molto vicini al rinnovo di Lyanco, siamo d’accordo su tutto. Lui ha fatto molto bene con il Bologna e anche con la nazionale olimpica brasiliana di cui era capitano. Zaza può essere un acquisto nuovo. L’obiettivo sul mercato è di intervenire in modo tale da rafforzarci». In curva, lo striscione per Mihajlovic, in ospedale per le cure, e sempre nei cuori dei tifosi: «Forza Sinisa» è l’incoraggiamento di tutti..
GALLO-ANSALDI GOL – Ungheresi subito avanti, ma Sirigu la prende in presa. La prima incursione del Toro è di Ansaldi. Belotti ci prova, davanti alla porta c’è il rinvio in mischia con Bremer e Izzo che non colgono l’attimo fuggente. Ancora Toro con Iago servito dal Gallo: fuori. I granata insistono, guidati dal capitano che sembra subito in palla. La squadra di Mazzarri spinge con continuità, manca soltanto il guizzo finale. Al minuto 18 Belotti va in area e viene atterrato: rigore. Al 20′ è proprio il Gallo a sbloccare il match realizzando il penalty con una bomba. Primo urlo dello stadio, primo acuto dell’attaccante simbolo. Il pericolo, per i granata, sembra lo sciame di zanzare più che la squadra ospite. E Belotti è un trascinatore in campo, con le sue sgroppate. Anche Baselli è in forma, e si vede. Il Debrecen si sveglia intorno alla mezzora, ma la retroguardia non dorme. Pericolo e brividi al 36′ con la palla che scorre davanti a Sirigu, ma nessuno trova la deviazione. Risponde Berenguer da lontano, con poca precisione. Al 39′ bella iniziativa di Ansaldi, il solito pendolino, che mette in mezzo senza fortuna. Grande occasione di Kinyik al 40′ che sfiora la traversa. Il Toro in questo occasione si fa trovare impreparato e fermo. Dall’altra parte, pronta risposta di Ansaldi che si lancia a sinistra e da posizione quasi impossibile beffa Nagy. Due a zero per il Toro e applausi del Moccagatta per la squadra e per l’argentino, il più ispirato in campo aiutato dalla dea bendata. E il primo tempo si chiude con il doppio vantaggio granata. E con il portiere di riserva Rosati che si scalda per un problemino alla caviglia accusato da Sirigu.
ZAZA SI’: TRIS – Gli ungheresi si presentano con il temibile Garba al posto di Zsori. E subito ci prova Ansaldi al volo, ma questa volta non trova la porta. Lo imita Belotti che trova solo l’angolo. La gara è abbastanza vivace e il Toro cerca il tris. Pericolo al minuto 60: la sbroglia De Silvestri. Ancora il Debrecen, ma il tiro del talentuoso Varga va a lato di poco. Un attimo dopo è Berenguer a sfiorare il 3-0 con un tiro a giro di destro. Il match decolla, con azioni da una parte e dall’altra. Mazzarri è giustamente preoccupato perché gli ungheresi attaccano con incisività. La retroguardia granata però risponde bene, sempre all’altezza. Clamoroso Berenguer che si invola e solo davanti al portiere la mette a lato con Nagy in uscita che devia: occasione persa per chiudere i conti. Ancora Ansaldi che passa ma sbaglia l’appoggio dritto sul portiere. Insomma, il Toro c’è, manca solo un po’ di precisione. Esce Kinyik, entra Kusnyir. Minuto 79: ecco Zaza per Berenguer. Da Ansaldi al neo entrato che di testa la mette a lato di poco: applausi. Per Zaza c’è subito anche un giallo (spinta sull’avversario lontano dalla palla). Da Lukic a Zaza che prova a incrociarla, ma non centra la porta. Un avvio sprint per l’attaccante lucano, comunque. Al minuto 92 finalmente Zaza buca Nagy di testa: 3-0 meritato. E per l’attaccante davvero un’iniezione di fiducia. Bene anche Bremer per l’assist. Poi una disattenzione e il Toro rischia di prendere gol da Garba. Mamma mia e sospiro di sollievo anche per Mazzarri, tesissimo. Finisce 3-0 e con la gente in piedi a ringraziare il Toro, il primo Toro che quest’anno vuole arrivare lontano in Europa League.
Le formazioni iniziali
Torino (3-4-3): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Baselli, Meité, Ansaldi; Iago Falqué, Belotti, Berenguer. All. Mazzarri.??
Debrecen (4-4-2): Nagy; Kinyik, Szatmari, Pavkovics, Ferenczi; Szecsi, Tozser, Haris, Varga; Trujic, Zsori. All. Herczeg