Una gara di contenimento attenzione e qualche sofferenza, per evitare la quarta sconfitta consecutiva. L’Udinese grazie al Musso… volante riesce a tornare con un punticino prezioso dal Bentegodi. I bianconeri hanno rinunciato alla consueto calcio propositivo privilegiando una interpretazione piuttosto pragmatica del match. Resistere, e, se possibile, sfruttare le occasioni che sarebbero capitate. Il verdetto è uno 0-0 che tutto sommato sta bene al tecnico che nel finale ha anche provato a sfruttare la stanchezza dei padroni di casa.
CONTENIMENTO – Tudor si gioca la sfida in tuta e scarponi, senza lasciare molto spazio all’estetica. Del resto, quando i punti iniziano a pesare, si fa di necessità virtù. Si può parlare di punto guadagnato dopo la serie di sconfitte consecutive che avrebbero potuto far crollare diverse certezze: “Udinese positiva nel primo tempo, nel secondo tempo abbiamo sofferto; è un punto che ci fa bene dopo le ultime partite in cui abbiamo raccolto poco“.
AMICO – Mai come in questa occasione, però, contava il risultato. E dopo una spirale negativa, una mano è venuta, sebbene involontaria, proprio da un grande amico. “Nel primo tempo ho scelto Barak e Lasagna perché mi aspettavo una risposta da chi stava davanti e dare maggiore libertà di movimento ai miei attaccanti. Finisce così e va bene: è un mio grande amico e lo vedrò anche dopo. Sono contento di averlo incontrato. E del risultato, maturato in una partita particolare con un mio grande amico e un grande allenatore“.