TORINO – Un punto che serve più all’Udinese per la salvezza che all’Inter per la Champions. Alla Dacia Arena uno 0-0 che aiuta la squadra di Tudor, ora a +5 sull’Empoli, mentre Spalletti, che nel finale ha provato a far sua la partita buttando dentro tutti gli attaccanti a disposizione, sale a 63 a +4 sull’Atalanta e +5 sulla Roma (e davanti il Chievo già retrocesso, il Napoli senza obiettivi e un Empoli all’ultima giornata che potrebbe essere già condannato).
PRIMO TEMPO – Primo quarto d’ora con un un check Var per un tocco di petto in area di Asamoah. due gialli – Sandro da dietro su Brozovic e D’Ambrosio su Sandro, da arancione – e la stoccata di Nainggolan, che corona un ottimo avvio con un destro in diagonale sul quale Musso in tuffo compie la prima vera parata del match. Sussulto al 22′, quando D’Ambrosio riesce a colpire di testa su punizione facendo da torre per Lautaro, che tocca ma non riesce a trovare la porta. L’Udinese tiene botta e inizia a entrare in partita: prima trova un’ottima punizione dal limite con Pussetto, steso da De Vrij, che De Paul tira addosso alla barriera, poi si fa pericolosa in contropiede, rifinito da De Paul e concluso da Mandragora addosso ad Handanovic. L’Inter reagisce, Brozovic sfiora l’incrocio da fuori area ma poi rischia tantissimo quando in area Mandragora gli rifila un tunnel e il croato spinge via l’avversario in maniera plateale: Rocchi fa segno di continuare, che non c’è nulla, tra le proteste dei friulani,
RIPRESA – Si riparte senza cambi e con Lautaro Martinez che impegna subito Musso dal limite. Reazione dei padroni di casa ancora con Mandragora, che prosegue il duello a distanza con Handanovic. Spalletti manda a scaldare Icardi e Keita per dare una scossa, Brozovic si immola sulla conclusione a botta sicura di De Paul all’altezza del dischetto. Dentro Okaka per i padroni di casa, dentro il numero 9 nerazzurro per Borja Valero a meno di mezz’ora dal novantesimo, a cavallo della sostituzione due occasioni importanti per l’Inter con un cross di Perisic che danza vicino alla linea di porta e una palla pericolosa in area sulla quale è decisivo il riflesso di Musso. Poi Icardi, ed è subito caso: l’argentino viene chiaramente colpito da dietro da De Maio in area di rigore, Rocchi lascia correre con il giocatore che gli mostra la caviglia e il colpo subito. Tudor inserisce Hallfredsson per Sandro, Spalletti si gioca il tutto per tutto: Candreva per Politano, Keita per Lautaro. Proprio il neoentrato si procura subito l’occasione che può decidere il match, ma sulla sua spaccata sottomisura è ancora una volta miracoloso Musso: porta bianconera blindata e altro passo in avanti verso la permanenza in A.