Nestorovski il migliore in campo col Bologna. Ora il macedone si racconta a Udinews Tv, alla trasmissione Udinese Tonight
“Dopo un momento di difficoltà finalmente abbiamo vinto in casa. Ed infatti c’è un’aria diversa, più distesa con tanti sorrisi in gruppo.
Sono molto felice per la vittoria perché è quella la prima cosa che conta, prima del mio rendimento personale, il mio primo obbiettivo sono sempre i 3 punti e, per questo, il successo di ieri è importantissimo”.
Poi prosegue allargando l’orizzonte: “Volevamo far bene per i nostri tifosi, anche perché quando hai 25.000 persone che ti spingono tutta la squadra gioca meglio.
In campo ce la metto sempre tutta, sono contento che questo piaccia ai tifosi. Sono abituato a dare la carica a tutti i miei compagni essendo stato anche capitano al Palermo. Anche quando non lo ero, come in Croazia, oltre che con i gol, mi è sempre piaciuto aiutare i compagni come trascinatore, incitandoli.
Mi piace giocare prima punta perché non sono veloce ripartendo a 40 metri dall’area, rendo di più vicino alla porta, la vedo bene e so che posso essere più pericoloso negli ultimi 16 metri.
Contro il Bologna mi sono trovato molto bene con Okaka, se uno veniva incontro, l’altro attaccava la profondità e viceversa. Comunque mi trovo molto bene con tutti gli altri attaccanti in rosa. L’importante è giocare bene e vincere.
Avevo voglia di aiutare i miei compagni, nell’ultima partita son tornato in campo dal primo minuto e voglio continuare a lavorare bene in allenamento per conservare la fiducia del mister e conquistarmi ancora una maglia da titolare”.
Infine uno sguardo alle prossime gare: “Stiamo bene fisicamente, ogni giorno ci alleniamo tanto e forte, infatti l’ultima partita intera, prima di quella contro il Bologna, l’avevo disputata un mese fa con la nazionale eppure non ho avuto difficoltà proprio perché lavoriamo bene.
A Udine ci troviamo molto bene con la mia famiglia, amiamo passeggiare in centro. E’ un posto bellissimo ed anche in società abbiamo tutto con strutture importanti, dai campi di allenamento al ristorante.
Infatti, quando è arrivata la chiamata dell’Udinese, sono stato felicissimo perché volevo rimanere in Italia, dove la mia famiglia si trova benissimo, in una squadra importante come questa di cui tanti giocatori che conoscevo mi avevano parlato benissimo”.