MANCHESTER – Il Manchester United sta tenendo in mano il mercato di diversi club con una strategia che di ora in ora assume toni sempre più chiari, una sorta di attendismo armato con una serie di accordi pronti da chiudere alla luce di due elementi chiave: il primo è che il club non ha in mente di farsi tirare per il portafoglio da nessuno, come accaduto a volte nelle ultime stagioni; il secondo, e forse più importante, è che Ed Woodward deve fare all-in, chiudere il prossimo bilancio (2020) in utile e rinforzare la squadra riportandola in Champions League. Per farlo dovrà risolvere i 3 nodi (su 4, l’altro: De Gea, ha trovato l’accordo per il rinnovo) che rimangono irrisolti. Le cessioni di Pogba e Lukaku ma anche – non va dimenticato – quella di Alexis Sanchez.
Milinkovic pronto
Pogba, in questa lista, è naturalmente la priorità numero uno. E lo si capisce dall’atteggiamento che il club ha avuto nei suoi confronti dall’inizio del mese ad oggi. Coccole, solo coccole, nient’altro che coccole. Se addio sarà dovrà essere cosparso di miele, almeno fino al giorno prima. Solskjaer lo vuole capitano, gli offre un posto da titolare inamovibile, il club è pronto ad alzargli l’ingaggio (si parla addirittura di 26 milioni). Ma nel frattempo si muovono le pedine. L’accordo praticamente raggiunto con Milinkovic-Savic, rappresentato da Mateja Kezman (100 milioni complessivi, 10% al procuratore), è il primo inidizio. Il serbo ha superato nelle priorità Bruno Fernandes (e lo Sporting Lisbona sembra non averla presa benissimo, dopo aver pregustato un incasso da 60 milioni di euro). Ma tutto sarà portato a termine solo se Pogba dovesse partire.
