TORINO – Sarà uno strano giorno per Paulo . Sballottato fra l’abbraccio amorevole dei tifosi e le prospettive di calciomercato. In un periodo nel quale l’argentino è tormentato dai dubbi, Villar Perosa rimescolerà il suo umore con discreta violenza emotiva. Facile prevedere un’accoglienza affettuosa per lui, che resta l’idolo di moltissimi tifosi, soprattutto i più giovani. L’abbraccio che ha sempre circondato di sentimenti autentici e concreti (altro che i cuoricini dei social) i giocatori più amati della squadra. Impossibile non considerare il fatto che, nonostante quell’abbraccio, Paulo Dybala resterà sul mercato, dove si trova da maggio, quando lui stesso aveva annusato ipotesi alternative alla Juventus. Una situazione particolare anche per la società che oggi sarà rappresentata a qualsiasi livello. Al campetto di Villar sono attesi John Elkann con i suoi figli, Andrea Agnelli (che arriverà direttamente da una riunione dell’Uefa) e la dirigenza, rappresentata certamente da Pavel Nedved e Fabio Paratici.
Il calore dei tifosi per Dybala
Sotto i loro occhi Dybala verrà inneggiato e alle loro orecchie saranno indirizzate le implorazioni del popolo bianconero accorso alla festa estiva della fede juventina: «Non vendete Paulo!», ma soprattutto: «Non datelo all’Inter». Che poi è il vero incubo di quasi ogni juventino che non osa nemmeno immaginare il suo pupillo con la maglia nerazzurra. Chissà se Villar Perosa sia l’occasione per una presa di posizione da parte del presidente o di Elkann, in onore a una tradizione che trasformava la Val Chisone in un teatro per importanti dichiarazioni dell’Avvocato. La situazione di Dybala è però delicata e forse prevarrà anche oggi la diplomazia un po’ nebbiosa di chi è costretto a non dire tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità.