Ieri è stato il suo giorno: visite mediche, firma sul contratto e primi passi a Trigoria. Davide Zappacosta è diventato ufficialmente un giocatore della Roma (sarà prestito di sei mesi con opzione per prolungarlo) e nelle prossime settimane si contenderà il posto sulla fascia destra con Alessandro Florenzi. Oggi, insieme al turco Cetin, vengono presentati dalla sala stampa di Trigoria. La conferenza, inizialmente fissata alle 12, è stata posticipata di circa mezz’ora per via dell’allenamento terminato più tardi del previsto.
ZAPPACOSTA IN CONFERENZA STAMPA
Prima l’introduzione di Morgan De Sanctis: “Oggi presentiamo due giocatori. Mert Cetin è un giocatore giovane, ci ha fatto vedere cose interessanti che fino ad adesso ha mostrato nei campionati di terza e seconda divisione turca. Siamo convinti che possa ripetersi anche a più alto livello e completerà la rosa. Zappacosta è più facile da presentare: è un giocatore importante della nazionale, ha dimostrato di partire dal basso per arrivare in Nazionale. Gli va riconosciuto e speriamo che possa continuare a dimostrarlo nella Roma. Benvenuti”.
Petrachi ha detto di ritrovare un giocatore più maturo. In cosa ti senti cambiato?
Grazie per il benvenuto. Il direttore ha ragione, mi sento maturato a livello umano e caratteriale, è stata un’esperienza che mi ha dato tanto. Non è facile andare a giocare fuori dall’Italia con una cultura e lingua diversa, campionato completamente diverso se non l’opposto di quello italiano. Mi ha aiutato tanto, ho attraversato momento difficili. Mi ha dato tanto dal punto di vista umano e calcistico.
Oggi ti sei allenato con la squadra per la prima volta, come stai? Sei pronto per il Genoa?
Sì, oggi è stato il primo allenamento con la squadra, mi sento bene, ci siamo allenati ad alta intensità. Al Chelsea svolgevamo gli stessi allenamenti, a livello fisico mi sento bene. Non giocando da un po’ di tempo devo riprendere il ritmo partita ma fisicamente mi sento bene e sono convinto che con gli allenamenti che facciamo con il mister saprò rientrare in forma al più presto.
Ti rimetti in gioco in una squadra senza la Champions League: giocarla è il tuo obiettivo per la prossima stagione e quali motivazioni ti hanno portato qui?
Le motivazioni che mi hanno portato qui sono state la voglia di ripartire e poi la Roma è sempre stato un grande club, il motivo principale è quello. Ho tanta voglia di iniziare un percorso importante con la Roma a partire da adesso, ma dobbiamo pensare partita per partita partendo da domenica. La Serie A è difficile, solo così ci toglieremo soddisfazioni alla lunga.
Hai parlato con gli ex romanisti con i quali hai giocato? Emerson ti ha mandato l’in bocca al lupo. L’Europa League può essere un obiettivo?
Sì ho parlato nei giorni precedenti con Emerson e Rudiger, mi hanno detto che è una piazza unica, dove il tifo è capace di trascinarti e che mi sarei divertito perché c’è un gruppo fantastico. Sono molto contento perché ho subito riscontrato vero quello che mi hanno detto. Ho avuto la fortuna di vincere l’Europa League, il nostro obiettivo è pensare partita dopo partita ma vogliamo fare il massimo per arrivare in fondo a ogni competizione che è l’obiettivo di ogni società. Ce la metteremo tutta per fare il più possibile, ma l’importante è pensare partita dopo partita e non porsi traguardi alla lontana.
I consigli di Mancini hanno avuto un’incidenza nella tua scelta? L’Europeo è un tuo obiettivo, hai parlato con lui?
No, non ho parlato con il mister e penso che comunque un calciatore debba fare le scelte per il meglio della sua carriera. Per me era impossibile non lasciare l’Italia, ho dovuto affrontare quell’avventura, ora sono felice di essere tornato con un bagaglio più ampio. La nazionale è un mio obiettivo.
A De Sanctis. C’è smarrimento sulla possibilità di perdere Alessio Riccardi. A che punto siamo?
Oggi non è la giornata adatta per parlare di mercato visto che presentiamo due giocatori. A breve a questo tipo di curiosità risponderà Petrachi.
La Serie A ha raggiunto il livello della Premier League?
Sta crescendo molto, c’è differenza con la Premier dal punto di vista atletico e non tecnico. Col tempo si avvicinerà sempre di più.
Fonseca ha detto di ispirarsi a Sarri, questo ti può aiutare?
Oggi mi sono allenato con la squadra e il mister ha le idee molto chiare. Non è facile capire ciò che chiede alla squadra. Sono concetti chiari ma semplici, è una cosa importante quando c’è semplicità e si sa cosa fare in campo. Oggi ho notato che chiede nulla di particolare, ma un modo semplice e diretto.
Ha lo stesso procuratore di Florenzi e lo stesso ruolo.
Prima di arrivare il mio procuratore aveva parlato con Alessandro che gli ha dato una risposta bellissima e per questo l’ho ringraziato. Una sana concorrenza fa sempre bene, sono contento di essere arrivato qui e giocare nel suo stesso ruolo. Sono convinto che entrambi potremo dare tanto a questa maglia. Non c’è nessun problema. Ha detto che era contentissimo e che tutti quelli che arrivavano per rinforzare la squadra erano i benvenuti.
In un anno che Petrachi ha definito l’anno zero è arrivato il rinnovo di Dzeko. Che gruppo hai trovato?
Uno spogliatoio compatto e unito, il rinnovo di Dzeko è importante per la squadra perché è uno dei migliori attaccanti al mondo. Ho trovato un gruppo giovane e compatto, sono contento di esserne entrato a far parte.