PORDENONE – Miracolo no, ma fenomeno sì. Il Pordenone, società debuttante in Serie B, che dopo 13 giornate si piazza al 2° posto in classifica, e dunque in zona A, è un bello schiaffo a club blasonati (tre nomi su tutti: Cremonese, Empoli e Frosinone), che avevano costruito rose importanti ma che ad oggi vedono la promozione col binocolo. Certo, la graduatoria della B è cortissima e può ancora succedere di tutto. Ma non v’è dubbio che la squadra guidata da Attilio Tesser, dopo la storica promozione della scorsa primavera, è la rivelazione più bella del torneo. E ora tutti a chiedersi se i “ramarri” friulani resteranno in zona A fino alla fine, rispettando la tradizione delle ultime stagioni, che vede almeno una squadra proveniente dalla Serie C capace di fare il doppio salto in due stagioni.
Sfruttando bene i calci da fermo e gli inserimenti di centrocampisti e difensori, la banda Tesser è un’autentica cooperativa del gol, andata già a segno con 11 marcatori diversi: il capocannoniere è Strizzolo con 4 reti (mai maturo come quest’anno, potrebbe puntare alla doppia cifra, mai raggiunta in B); a quota 3 la promettente mezzala Pobega (classe ‘99 di scuola Milan, in prestito e da tenere d’occhio), a due reti i difensori Barison (fra i più interessanti centrali della B) e Camporese (scommessa vinta, rilanciato dopo un brutto infortunio) e i centrocampisti Burrai (entrambi su rigore, è il cervello della squadra) e Gavazzi (un fedelissimo di Tesser). Un gol anche per Chiaretti (su rigore), Ciurria, De Agostini, Mazzocco e Misuraca. Una bella orchestrina insomma, diretta da quell’Attilio Tesser che fra il 2009 e il 2011 riuscì a compiere il doppio salto dalla C alla A col Novara. Raggiunto via sms, Tesser lascia il peso del pronostico a chi è stato costruito per la A: “E’ un buon momento, e quello che abbiamo raggiunto è tutto meritato, per quel che sta facendo la squadra. Siamo consapevoli che il campionato è ancora lungo e difficile. La salvezza è il nostro obiettivo e prima la raggiungiamo, meglio è”.