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Barcellona, Setien: “Voglio vincere. Pronto a morire per le mie idee”

BARCELLONA (Spagna) – Prime parole da allenatore del per , che da ieri sera è il nuovo tecnico blaugrana al posto dell’esonerato Ernesto Valverde: “Ieri passeggiavo al mio paese e oggi mi trovo nella sede del Barcellona, allenando i migliori giocatori al mondo, in una squadra enorme che non si può migliorare perché è il massimo – le parole di Setien in conferenza stampa – voglio spendere una parola su Ernesto Valverde e apprezzo il lavoro che ha fatto. Ho parlato con lui perché molte cose del suo lavoro saranno preziose. Mi lascia una squadra prima in classifica”. La priorità è conquistare titoli: “Vincere tutto quello che si può vincere – dice ancora Setien – questo deve essere sempre l’obiettivo di questa squadra. E giocare bene: il miglior modo per vincere è giocare bene. Ascolto sempre tutti ma è difficile tirarmi fuori dalla testa le cose di cui sono convinto. Sono il primo a difendere le mie squadre e a morire con le mie idee”.

Il gioco di Setien

 “Il gioco? L’importante è la filosofia – spiega il nuovo allenatore del Barcellona – aver chiaro come giocare e valuteremo anche dei cambi, 4-3-3 o 4-4-2. Dobbiamo valutare molte cose, parlare con i giocatori, ma la filosofia non cambierà. Non ho un curriculum vasto né titoli. Ho dato un bel gioco al Lugo, al Las Palmas e al Betis, ma non pensavo potesse essere sufficiente. Mai avrei pensato che sarei stato scelto per allenare il Barcellona”.

Il rapporto con Messi

A chi gli chiede che effetto gli fa allenare un campione come Leo Messi, risponde: “Non sono cosciente al momento di cosa significhi allenare il miglior giocatore al mondo e i suoi compagni – dice ancora Setien – sono certo che avremo un rapporto straordinario, vedranno che sono una persona sincera, diretta e con cui si può parlare. Ho molta ammirazione per loro, hanno tanto talento. Devo convincerli a lavorare sempre di più“. Setien ha proseguito parlando dell’impatto con la squadra: “Ogni volta che arriva un nuovo allenatore c’è uno stimolo in più a mettersi in mostra da parte di ogni calciatore. Questo stimolo l’ho già visto nel corso del primo allenamento, ma va mantenuto sempre, d’ora in avanti; sono sicuro che il mio rapporto con Messi, Busquets e tutti gli altri sarà magnifico, loro hanno grande talento e ora insieme proveremo sfruttarlo“.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/calcio-estero


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