LONDRA – “Giocare le partite rimanenti su campo neutro? Potrebbe influire sull’integrità della competizione. Non siamo favorevoli.”. Sono le parole del’amministratore delegato del Brighton, Paul Barber. “Tutti dovremo accettare alcuni compromessi pur di chiudere la stagione e uno di questi è quello di giocare a porte chiuse, mi sembra una misura necessaria. Giocare senza tifosi è chiaramente uno svantaggio, ma dobbiamo accettarlo. Cinque delle nostre nove partite rimanenti dovrebbero disputarsi nel nostro stadio e sono tutte molto difficili, ma quattro contro squadre che sono ai massimi livelli in Europa”. Otto-dieci stadi per completare la stagione e alcune partite su campo neutro, questa una delle soluzioni studiate dalla Premier League per cercare di portare a termine il campionato fermato lo scorso 13 marzo dall’emergenza coronavirus. Un’ipotesi che, appunto, non viene supportata dal Brighton.
Coronavirus, Premier League: Brighton contrario alla ripresa su campo neutro
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