La Fifa frena sulle sanzioni
Sulla questione è però intervenuta la Fifa, con un comunicato affidato all’Associated Press: “La Fifa comprende appieno la profondità del sentimento e le preoccupazioni espresse da molti calciatori alla luce delle tragiche circostanze del caso George Floyd – si legge nella nota – l’applicazione delle leggi del gioco è lasciata agli organizzatori delle competizioni, che dovrebbero usare il buon senso e tenere in considerazione il contesto che circonda gli eventi“. McKennie dello Schalke 04 (fascia di capitano per Floyd), Thuram del Borussia M. (esultanza in ginocchio), Sancho e Hakimi del Borussia Dortmund (maglietta per Floyd) e Modeste del Colonia (gesto contro il razzismo mostrando il palmo e il dorso delle mani), sono loro i nomi finiti nel mirino della Bundesliga. Con i loro gesti per Floyd hanno smosso la DFB che ora vuole vederci chiaro. Intanto, la Federcalcio tedesca ha precisato che il giallo sventolato a Sancho dopo che si è tolto la maglietta per mostrare quella con la scritta “Justice for George Floyd” non è stato dato per il messaggio, ma perché i giocatori non posso festeggiare i gol levandosi la maglia o coprendosi la testa.