LIMA – Al mondo esistono moltissimi nomi, dai più bizzarri ai più originali. E in un’ipotetica classifica non può non avere un posto d’onore Osama Vinladen Jimenez Lopez, calciatore 18enne che gioca in Perù. Per sua sfortuna, il calciatore dell’Union Comercio in Segunda Division è salito alla ribalta non grazie alle sue giocate, ma al nome particolare. Come ha detto il calciatore stesso al programma televisivo Què T’hi Jugues de Ser Catalunya che, nel periodo in cui è nato – il 2002 – il nome di Osama Bin Laden era di moda in seguto all’attacco delle Torri Gemelle. “Mio fratello si chiama Saddam Hussein. Mio padre avrebbe voluto un terzo maschio per chiamarlo George Bush, ma invece è uscita una femmina“, ha spiegato.
Una storia che ha creato molta sorpresa in Perù, già a partire da qualche anno fa, quando Osama era stato chiamato con la selezione bianco-rossa in Under 15. Il nome che porta non da nessun fastidio a Lopez che ormai ci p abituato: “I miei amici mi hanno preso molto in giro, ma ora ci sono abituato. Ho anche pensato di cambiare nome, ma ora sono tranquillo“. E a chi chiede cosa si prova ad avere il nome di un uomo che ha fatto tanto male nel mondo risponde: “Sono sicuro che in Perù ci sia anche qualche Hitler. Gesù salvò il mondo e comunque ci sono molti Gesù che fanno male. Anche se c’è stato un Osama che ha ammazzato la gente non credo che ci sia una legge che dica che quel nome è cattivo. Di sicuro attira l’attenzione“. Infine, il giocatore dell’Union Comercio ha raccontato un aneddoto su suo figlio di nome Santiago: “Mio padre, avrebbe voluto che suo nipote si chiamasse Geroge Bush“.