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Partizan-Stella Rossa è bufera: “Atalanta-Valencia non ha insegnato niente”

BELGRADO (SERBIA) – La folla di circa 20 mila spettatori che ieri sera, in un Paese ancora interessato dall’epidemia di coronavirus, ha assistito al derby di Belgrado fra , semifinale della Coppa nazionale, scatena la polemica in Serbia. Infatti, come se nulla fosse accaduto con il lungo lockdown durante lo stato di emergenza, i tifosi si sono accalcati sugli spalti senza alcuna misura di prevenzione né tantomeno di distanza interpersonale, incitando le due squadre con i consueti cori assordanti, fumogeni e petardi. Parte della stampa locale, parlando di comportamento irresponsabile, ricorda l’incontro Atalanta-Valencia di Champions League lo scorso febbraio a Milano, da tutti ritenuto una formidabile fonte di trasmissione a catena di contagi del coronavirus.

“Atalanta-Valencia non ha insegnato”

Nei giorni scorsi le autorità visto il trend in calo dei contagi, hanno abolito le restrizioni sui raduni, consentendo lo svolgimento di eventi sportivi e di altro genere all’aperto senza limiti nel numero dei presenti. Tuttavia oggi non sono in pochi a chiedersi se eventi di massa, come allo stadio ieri sera, possano costituire un rischio di una massiccia ripresa dei contagi.La partita di ieri peraltro si è svolta nel giorno in cui il presidente, Aleksandar Vucic, ha annunciato la decisione di annullare tutti i raduni elettorali del suo partito Sns, in vista del voto del 21 giugno, proprio per evitare ulteriori rischi di contagio. Oggi lo stesso presidente della nazione serba ha ammesso che nel Paese si registra una ripresa dei casi, affermando che ciò è dovuto in primo luogo al mancato rispetto delle misure preventive da parte della popolazione. Gli ultimi dati diffusi oggi parlano di 71 nuovi contagi nelle ultime 24 ore in Serbia, per un totale salito a 12.102. un altro decesso ha portato a 252 il numero delle vittime.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/calcio-estero


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